“Finiremo come Scampia!” A Monterusciello esplode la rabbia delle case popolari: affitti alle stelle e degrado strutturale

POZZUOLI – “Le nostre case si aprono come cartone, faremo la fine di Scampia!”. Dall’impetuoso pubblico che ha scaldato mercoledì sera l’assemblea organizzata dal Sunia a Monterusciello, presso la parrocchia Santa Maria degli Angeli, si sono levate voci indignate, esasperate, rabbiose. La riunione indetta dal sindacato Inquilini Casa e Territorio, moderata dal segretario di zona flegrea Gaetano Palumbo, ha scatenato le ire di alcuni cittadini, a volte anche impedendo un sereno dibattito. Sul tavolo i grandi temi del quartiere: degrado, senso di abbandono, carenza di servizi, controllo del territorio, sicurezza, barriere architettoniche; dulcis in fundo, l’aumento consistente delle pigioni, calcolate non più sulla base del reddito, bensì all’Isee (articolo 22 del nuovo regolamento regionale 11/219).
LA PROTESTA – “Le nostre case dovevano durare 10 anni, non 40: buttate giù i lotti o aggiustate tutte le case, sennò a Monteruscello non vi vota nessuno”, ha affermato una delle residenti riferendosi ai primi cantieri aperti, riguardanti i lotti 5 e 6. A questo proposito, proprio sulla scarsa partecipazione politica hanno fatto leva i relatori: inutile lamentarsi se ci estranea dai tavoli decisionali, delegando ad altri la difesa dei propri diritti. Il Sunia ha invitato a combattere l’emarginazione e il disagio abitativo uscendo dalla rassegnazione e proponendo una carta dei servizi che assicuri una serie di benefici ai residenti: adeguamento e riduzione dei canoni di locazione per garantire un fitto minimo sociale, volture, sblocco residenze ospitalità, legalità sanatorie, sicurezza, anagrafe utenze, abbattimento barriere architettoniche per inquilini con gravi disabilità. Insomma, un piano di recupero e di risanamento che garantisca una migliore vivibilità negli edifici popolari, prevedendone la manutenzione ordinaria e straordinaria anche con i fondi PNRR.
GLI INTERVENTI – Sul palco, oltre a Palumbo erano presenti il rappresentante della Cgil Dino Palmieri, l’avvocato Antonio Giordano, segretario e coordinatore regionale Sunia, il consigliere comunale Riccardo Volpe, l’assessora comunale al patrimonio Monica Barbieri, che a Cronaca Flegrea (vedi articolo successivo) ha poi risposto puntualmente a tutti i punti trattati. L’assessora ha raccolto istanze e segnalazioni del pubblico, con la promessa di dare risposte a tutti. Venerdì 20 giugno effettuerà un sopralluogo con gli uffici tecnici per valutare lo stato di avanzamento dei lavori dei primi lotti oggetto di ristrutturazione (perlopiù interventi su infissi e cappotti). Ha preso la parola, oltre a diversi cittadini, il referente del Comitato “Monterusciello svegliati”, Andrea Ponticelli, che si più volte si è mobilitato “per questo quartiere abbondonato” .
LA DISTORSIONE – Ad infiammare il pubblico soprattutto l’aumento dell’affitto, di cui Sunia si è fatto promotore di una rigorosa verifica che ha portato a un ricalcolo e relativa correzione dei coefficienti, “una distorsione che abbiamo combattuto e vinto – ha dichiarato Giordano -, gli enti gestori dovranno restituire il 50% degli aumenti non dovuti”. Chiarendo pubblico l’inutilità di scagliarsi contro il sindacato, visto che “non firma leggi”, il segretario regionale Sunia ha ribadito che la battaglia del sindacato per bloccare i canoni dura da sei anni e che la giunta regionale ha apportato la modifica proprio grazie al monitoraggio del sindacato. “Abbiamo già ottenuto grossi risultati correggendo le distorsioni; se però l’aumento del canone di locazione fossero destinate alla manutenzione, beh, ben vengano, visto che gli enti gestori lamentano carenza di fondi”. Anche Volpe ha ribadito che la pigione non deve essere l’unico oggetto delle proteste: “giusto ridurre i fitti per le fasce deboli, ma serve consapevolezza nei cittadini. Il quartiere sta rialzando la testa, e allora si batta anche per ottenere centri di aggregazioni, l’illuminazione pubblica, una pista ciclabile aperta dopo le 20, una biblioteca”.
LA LOTTA – Nel frattempo il Sunia sta lavorando ancora per contenere l’Isee: “il Comune e l’Acer si sono resi disponibili ma devono fare molto di più, perché sono stati applicati fitti insostenibili per le fasce sociali più deboli – ha aggiunto Giordano -. Lavoriamo anche in merito alla progettazione per ottenere i fondi regionali, nazionali ed europei per eliminare difetti strutturali e garantire il recupero e il sanamento di tutto il patrimonio abitativo di circa 5000 alloggi”. I sindacati hanno invitato i cittadini a mollare mai: “lottate, partecipate ad assemblee e manifestazioni, anche presso la Regione Campania se dovesse essere necessario”.
L’IMPEGNO – L’assessora Barbieri ha preso in carico la denuncia del Sunia dei gravi problemi strutturali negli alloggi popolari (infiltrazioni, barriere architettoniche), concordando sulle proposte del sindacato: adeguamento dei canoni a criteri più equi (nuovo regolamento 11/2019), interventi di manutenzione e riqualificazione urbana, utilizzo dei fondi regionali, statali ed europei (PNRR), più servizi nei quartieri per giovani e famiglie (sport, cultura, tempo libero), patto Regione/Comune.