POZZUOLI/ Manzoni ci riprova con Ismeno: lo vuole assessore al bilancio a tutti i costi

POZZUOLI – Manzoni ci riprova con Ismeno. Il passo indietro del commercialista puteolano, già due volte assessore al bilancio, non è stato digerito. Così da giorni il sindaco è partito con una nuova opera di convincimento, propedeutica al suo ingresso in Giunta che aprirebbe anche a nuovi scenari politici. Ismeno per Manzoni è l’unico profilo in grado di poter ricoprire il ruolo di assessore al bilancio del comune di Pozzuoli e, soprattutto, l’unico in grado di risolvere i problemi che da quasi tre anni questa amministrazione si trascina dietro. La presenza di Elio Buono, altra figura di spicco e grande esperto di bilancio, non sembra però soddisfare appieno le richieste del sindaco che vuole la svolta, anche per mettere definitivamente in un angolo Enzo Figliolia e ciò che resta dell’opposizione. Allora ecco che è ripartito il corteggiamento nei confronti di Paolo Ismeno, che per Manzoni rappresenta il Draghi della politica puteolana.
IL NUOVO SCENARIO – Il si di Ismeno è troppo prezioso in quanto gli consentirebbe di prendere due piccioni con una fava. «Salvo i conti, butto i dissidenti all’opposizione e rafforzo la maggioranza con il campo largo» è il Manzoni-pensiero che con l’ingresso in Giunta di Ismeno consoliderebbe il rapporto con Gianluca Sebastiano (Italia Viva) aprendo le porte del consiglio comunale (e della maggioranza) ad Enrico Russo. A ciò si aggiunge l’operazione La Rana con Gennaro Andreozzi che andrebbe a cementare, anche in questo caso, il rapporto con il vulcanico consigliere di Europa Verde il quale, più volte, ha manifestato (forse più per strategia che per intenzione) la volontà di “andare da Pastore”.
L’OPPOSIZIONE – Ecco, proprio Pastore. E qui si apre un nuovo capitolo. Il leader di “Pozzuoli al centro” insieme ai consiglieri De Simone, Di Dio e Guardascione ad oggi non è stato ancora convocato per la firma del documento programmatico, propedeutico alla formazione della nuova maggioranza e della coalizione di centrosinistra in vista delle elezioni comunali del 2027. Manzoni ha puntato Pastore per due motivi: la crescita del suo gruppo consiliare e l’atteggiamento avuto durante il consiglio comunale del 20 marzo scorso quando il gruppo lasciò l’aula durante la votazione sul piano di zona per i servizi sociali. Due sgarri che – insieme al “no” all’assessore voluto da Di Dio – Manzoni vuole far pagare a caro prezzo a Pastore. Allora portando dalla sua parte Sebastiano e Russo e incassando il sostegno di Riccardo Volpe (a cui è stato proposto l’ingresso in maggioranza) Manzoni potrà permettersi il lusso di mandare all’opposizione Pastore & Company ridisegnando il consiglio comunale: da una parte lui e altri sedici, dall’altra Figliolia, Iasiello, Del Vaglio, Maione, Pastore, Di Dio, De Simone e Guardascione.