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Truffa del “pacco” a Quarto: provano a rifilare ad un anziano pezze di stoffa al posto di un giubbotto da mille euro

Truffa del “pacco” a Quarto: provano a rifilare ad un anziano pezze di stoffa al posto di un giubbotto da mille euro
  • Pubblicato22 Dicembre 2018

QUARTO – Hanno tentato di rifilare ad un anziano pezze di stoffa al posto di un giubbotto da 1000 euro. I carabinieri sventano una truffa ed acciuffano un sorvegliato speciale. E’ l’esito dell’operazione messa a segno dai militari della tenenza di Quarto che hanno tratto in arresto per violazione agli obblighi della sorveglianza speciale, con obbligo di soggiorno a Napoli, il 52enne Salvatore Piccolo. Nel corso di un servizio di perlustrazione in via Segaetano gli uomini dell’Arma hanno notato il 52enne mentre, insieme ad un 57enne, era intento a truffare un 67enne con il famigerato metodo del cosiddetto “pacco”.

IL ‘PACCO’ – I due uomini, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, avevano mostrato e proposto l’acquisto di un giubbotto del valore di 1000 euro e, quando il malcapitato aveva dato il suo assenso, avevano fatto il “magheggio”, ossia gli stavano per consegnare una busta contenente maglieria del valore di pochi euro. Piccolo è stato ristretto ai domiciliari in attesa di rito direttissimo.

I CONSIGLI DELLE FORZE DELL’ORDINE – Sul fenomeno truffe agli anziani da tempo l’attenzione dei carabinieri è fortissima in tutta la provincia. Illustrate, in più occasioni, le cautele da adottare per evitare di essere truffati, dando indicazioni sul comportamento da tenere e fornendo i riferimenti e i contatti a cui rivolgersi in caso di necessità. In particolare i militari descrivono i tipi di truffa più disparati. Chi si finge telefonicamente parente e manda il corriere; chi si finge avvocato, medico e propone prestazioni professionali; finti operatori di società che forniscono servizi; finti operatori delle forze di polizia. Alle vittime viene spiegata l’importanza del chiedere subito aiuto a vicini o parenti, oppure di rivolgersi al centralino delle forze dell’ordine per avere riscontri in caso di situazioni che appaiano anomale.