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POZZUOLI/ Operaio licenziato, il dirigente della Prysmian: «In 3 anni 775 giorni di malattia»

POZZUOLI/ Operaio licenziato, il dirigente della Prysmian: «In 3 anni 775 giorni di malattia»
  • Pubblicato15 Febbraio 2019
Francesco Caputo

POZZUOLI – La legge prevede che un dipendente malato non possa essere licenziato. Ciononostante è possibile attuare il licenziamento in caso di malattia quando l’assenza supera la durata massima prevista dal contratto collettivo. E’ quanto accaduto nell’azienda Prysmian di Pozzuoli dove un operaio è risultato assente per malattia per ben 775 giorni. «Il periodo di comporto non è stato solo superato ma almeno raddoppiato – spiega  il dirigente Francesco Caputo, responsabile Risorse Umane e Relazioni Industriali del Plant di Arco Felice – A questi giorni bisogna aggiungere il periodo di ferie, nonché alcune assenze ingiustificate. Il licenziamento è inoppugnabile. Dall’8 febbraio il lavoratore non aveva più fatto comunicazioni all’azienda. La Prysmian da un punto di vista sociale ed occupazionale è all’avanguardia; sono numerose le iniziative di welfare aziendale e di sostegno messe in campo nei confronti di dipendenti ammalati, con patologie oncologiche o con problemi di tossicodipendenza. Nell’ultimo triennio questo operaio ha lavorato solo per circa 30 giorni».

LO SCIOPERO – Intanto la protesta dei colleghi dell’operaio licenziato dalla Prysmian prosegue. In mattinata le “tute blu” hanno occupato i binari della Cumana ad Arco Felice, causando l’interruzione della circolazione dei treni. Al fianco dei dipendenti ci sono anche le sigle sindacali che chiedono una soluzione alternativa al licenziamento.