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POZZUOLI/ In due anni il cancro gli ha ucciso moglie, figlia e sorella: l’appello di un puteolano al Presidente della Repubblica

POZZUOLI/ In due anni il cancro gli ha ucciso moglie, figlia e sorella: l’appello di un puteolano al Presidente della Repubblica
  • Pubblicato10 Settembre 2013
Il puteolano Ciro Di Francia scrive al Presidente Giorgio Napolitano

LA LETTERA – «Signor Presidente, ho riflettuto prima di decidere a chi indirizzare questa lettera. Ho ritenuto opportuno rivolgermi a Lei, quale massimo rappresentante delle istituzioni. In verità avrei voluto scrivere anche a Papa Francesco, ma poi ho pensato che è molto impegnato in queste ore per la pace in Siria e su alcune delicate problematiche della Chiesa cattolica. 

Negli ultimi due anni la mia vita, e quella della mia famiglia, è stata sconvolta dalla morte per cancro di tre persone care: moglie, figlia e sorella. Mia sorella Giannina, Vicaria Generale delle Suore Vocazioniste di Pianura (Napoli), è volata in Cielo il 28 giugno scorso. Per onorare la memoria dei miei cari e delle tante vittime del disastro ambientale della Campania, con alcuni amici e con il sostegno di Acli Dicearchia di Pozzuoli, ho costituito l’Osservatorio per la Tutela dell’Ambiente e della Salute, indirizzando il mio impegno verso la prevenzione ambientale e sanitaria, con il coinvolgimento delle scuole, attraverso il progetto “Un ponte verso il bioscanner”, straordinaria scoperta del Prof. Clarbruno Vedruccio. 

Ma hanno sconvolto ulteriormente la mia coscienza e quella di tantissime persone le interviste che il pentito della camorra, Carmine Schiavone, ha rilasciato nei giorni scorsi a SkyTG24 e al Fatto Quotidiano, denunziando fatti gravissimi e accusando di collusione pezzi significativi dello Stato. Tali dichiarazioni sarebbero inspiegabilmente secretate dal 1997. A distanza di 15 giorni dalle interviste silenzio assoluto da parte dei rappresentanti dello Stato. Se vogliamo evitare che aumenti ancora di più la sfiducia dei cittadini verso le istituzioni, è indispensabile, secondo me, un Suo autorevole intervento.

Abbiamo il diritto di conoscere la verità, vogliamo continuare a credere che pochi rappresentanti istituzionali sono collusi con la malavita, che le nostre istituzioni sono sane e salde, che non bisogna generalizzare. Ma questo risultato, secondo me, si potrà ottenere con la pubblicazione dei documenti secretati , con la individuazione e l’esemplare punizione di eventuali responsabili ! Nel contempo va avviato il progetto per le bonifiche, pur comprendendo le difficoltà. Non mi resta che confidare in una Sua tempestiva ed autorevolissima iniziativa».

 

Ciro Di Francia