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POZZUOLI/ In centinaia in piazza per chiedere spiagge libere

POZZUOLI/ In centinaia in piazza per chiedere spiagge libere
  • Pubblicato5 Luglio 2019

POZZUOLI – Oltre duecento persone hanno partecipato ieri all’assemblea pubblica promossa dal Coordinamento Flegreo Mare Libero, un insieme di associazioni, reti civiche e movimenti politici che hanno fatto rete per difendere il libero accesso al mare, combattere l’inquinamento delle coste e chiedere all’amministrazione pubblica di mettere a bando tutte le concessioni demaniali. L’assemblea, tenutasi in Piazza 2 Marzo 1970, ha visto la partecipazione di centinaia di cittadini, rappresentanti sindacali e consiglieri comunali. Durante la manifestazione è stato possibile firmare la petizione promossa dal Coordinamento, che ha raccolto già oltre duecento firme in poche ore.

DIFFIDA AL COMUNE – E’ stato, inoltre, illustrato l’atto di diffida notificato al Comune di Pozzuoli, che viaggerà parallelamente alla petizione, ad adottare i provvedimenti necessari per la tutela del diritto dei cittadini alla libera e piena fruizione della spiaggia e del mare, che, in caso di mancata risposta da parte dell’ente, permetterà ai cittadini di rivolgersi alla giustizia per tutlare i propri diritti.

LE RICHIESTE – Sono cinque le richieste inoltrate all’amministrazione comunale di Pozzuoli: Istituire l’Osservatorio Cittadino Permanente sulla Risorsa Mare; Tutelare in ogni sede la qualità ambientale delle spiagge, del mare e dei litorali costieri, quali beni comuni liberamente accessibili, procedendo alla verifica di tutti gli scarichi presenti lungo il litorale costiero e adottando ogni atto necessario a garantire condizioni di sicurezza sanitaria degli arenili e della balneabilità; Utilizzare i finanziamenti del Fondo Strategico di Città Metropolitana in progetti di risanamento ambientale della linea di costa e del mare; Rimuovere tutte le barriere architettoniche e gli ostacoli (cancelli, muri, recinzioni), che impediscono il transito lungo la battigia; Indire nuovi bandi per l’affidamento di tutte le aree in concessione prevedendo l’ampliamento della percentuale di spiagge libere, da dotare di servizi minimi (sorveglianza, bagni, doccia e fontana d’acqua potabile), secondo quanto previsto all’art. 10 del Piano Spiagge.