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Pozzuoli Primo Piano

«Vi racconto la storia di mia figlia di 3 anni, disabile, vittima della burocrazia in una scuola di Pozzuoli»

«Vi racconto la storia di mia figlia di 3 anni, disabile, vittima della burocrazia in una scuola di Pozzuoli»
  • Pubblicato4 Gennaio 2024

POZZUOLI«Spettabile Gennaro Del Giudice di Cronaca Flegrea, le scrivo questa lettera per raccontarvi la nostra triste disavventura. Nostra figlia, tre anni, affetta da ritardo psicomotorio, su suggerimento della neuropsichiatra infantile è stata iscritta presso la scuola dell’infanzia IC6 Dicearchia-Quasimodo (Falcone 1) affinché potesse socializzare e stare al passo con altri bambini, ma ci siamo resi conto che i problemi burocratici della nostra istituzione fanno si che una bambina purtroppo disabile non può essere facilmente integrata. Anzi, viene esclusa. Fin dal primo momento eravamo stati chiari evidenziando il problema della bambina che non riesce a comunicare e porta ancora il pannolino ma, a quanto pare, il problema non è stato preso in considerazione. Dopo vari solleciti, a distanza di mesi siamo riusciti ad ottenere l’assistenza materiale la quale però non può esercitare il proprio ruolo per mancanza di un fasciatoio nella scuola. Così, anche in questo caso, dopo vari solleciti telefonici e dopo aver inviato email e pec ad oggi il fasciatoio non è ancora arrivato. Da parte nostra, come genitori, eravamo disposti anche a farcene noi carico ma ci è stato detto che dovevano provvedere loro con un prodotto di tipo presidio sanitario.» 

FUORI DALLA FESTA DI NATALE – «Oggi, senza il fasciatoio a scuola, noi genitori e in particolare io come mamma mi vedo obbligata a stare nei paraggi della scuola per poter prelevare e portare a casa nostra figlia ogni qualvolta deve fare i propri bisogni. Devo premettere che non ci è stata data la possibilità di poter provvedere al cambio della bimba in un apposito bagno in quanto questa cosa non è consentita dalle norme scolastiche. Così dopo mesi di solleciti il 7 dicembre siamo stati contattati telefonicamente dalla segreteria che ci aveva garantito che il 4 dicembre era stato ordinato questo benedetto fasciatoio che però non è ancora arrivato. La cosa che ha fatto scaturire la nostra rabbia è che nostra figlia si è persa la sua prima festa con Babbo Natale perché ha dovuto lasciare in anticipo l’orario scolastico per fare i suoi bisogni. Da premettere che noi genitori in quell’occasione stavamo effettuando una visita medica e quindi siamo stati obbligati a chiedere alla nonna di andare a prendere la piccola. Questa è dunque l’assurda storia di nostra figlia vittima di una burocrazia che impedisce a una bimba disabile di frequentare la scuola come tutti i bambini della sua età»

*Imma Buono, madre della bambina