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TRAGEDIA POZZUOLI/ Il ricordo un anno dopo – IL VIDEO

TRAGEDIA POZZUOLI/ Il ricordo un anno dopo – IL VIDEO
  • Pubblicato28 Luglio 2014

di Violetta Luongo

Le bare mentre lasciano la camera ardente allestita a Monteforte Irpino
Le bare mentre lasciano la camera ardente allestita a Monteforte Irpino

POZZUOLI – Erano le undici e mezza di sera, tra il 28 e 29 luglio 2013, quando cominciarono a diffondersi notizie su un incidente a Monteforte Irpino. Dal web ai media rimbalzavano diverse voci, ma una cosa poi apparve palese: Pozzuoli ne era coinvolta. Una città che aveva subito bradisismi, terremoti e grandi perdite ma una cosa del genere nessuno l’avrebbe mai immaginata.

 

UNA BREVE VACANZA – Un autobus in viaggio di ritorno da un pellegrinaggio nel Beneventano carico di 56 persone felici, famiglie, coppie, figli, nonni e genitori, tornava a casa dopo una breve vacanza di fine luglio. Il bus percorreva l’autostrada A16 a Monteforte Irpino quando perse il controllo, sbandò e poi precipitò giù dal viadotto di Acqualonga.

 

L'abbraccio tra il Presidente del Consiglio Enrico Letta e il Sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia ai funerali delle vittime
L’abbraccio tra il Presidente del Consiglio Enrico Letta e il Sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia ai funerali delle vittime

IL PIU’ GRANDE INCIDENTE – Il bus cadde per 50 metri si distrusse e lì persero la vita 38 persone (che pochi giorni dopo diventarono 40). Quasi tutti puteolani. Una strage, una tragedia di cui ancora la città reca le cicatrici, il più grande incidente stradale d’Italia. A man mano che si resero pubblici  i nomi delle vittime, quello che sembrava solo un brutto incubo si trasformò in realtà. Un lunghissimo, eterno giorno, fatto di silenzio, non c’era più nulla da dire, la città era in lutto. Negozi chiusi, saracinesche abbassate e strade vuote, tutti in attesa del ritorno a casa delle bare.

 

UN LUTTO DI STATO – A Monterusciello la palestra Trincone fu adibita in poche ore a camera ardente. Un lungo corteo di carri funebri, 38, partì da Monteforte e in fila giunsero a Pozzuoli, finalmente a casa. Il silenzio fu interrotto da applausi e tanta fu la commozione, ognuno si avvicinava alla bara del parente perduto. Ognuno cercava un ultimo contatto. Lutto di Stato fu proclamato, migliaia le persone accorse per i funerali. Istituzioni, ministri e il premier di allora Enrico Letta, presenziarono la lunga cerimonia che iniziò con il nominare le 38 persone rimaste uccise. Un forte abbraccio tra il sindaco Vincenzo Figliolia e il presidente Letta suggellò la vicinanza dell’Italia alla comunità puteolana, ferita e sconvolta.

 

I NOMI DELLE VITTIME – Luciano Caiazzo (1973); Anna Acquaruolo (1948); Anna Raiola (1929); Giuseppina Lucignano (1931); Alfonso Terracciano (1945); Pasquale Parrella (1951); Elisabetta Iuliano (1935); Gennaro Esposito (1955); Filomena Di Paolo (1963); Assunta Artiaco (1952); Agnese Illiano (1940); Giovanni Conte (1963); Maria Elisabetta Russo (1943); Immacola Ambrosio (1958); Biagio Vallefuoco (1973); Maria Luisa Consale (1950); Irene Musto ( 1939); Maria Rosaria Rusciano (1962); Antonio Del Giudice (1962); Carolina Basile (1955); Teresa Delle Cave (1945); Procolo Paone (1929); Salvatore Testa (1925); Mario Caiazzo (1959); Teresa Restivo (1981); Salvatore Bruno (1946); Olga Iodice (1941); Maria Carannante (1954); Anna Mirelli (1965); Gennaro Artiaco (1939); Barbara Illiano (1950); Silvana Del Giudice (1991); Giovanni Basile (1960); Raffaela Chiocca (1941); Antonietta Rusciano (1965); Vincenza Trincone (1962); Luigia Rocco (1939); Lametta Ciro (1969); Simona Del Giudice (1997); Salvatore Di Bonito (1960)

 

IL VIDEO RICORDO