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SCUOLE OCCUPATE/ La rabbia degli ex lavoratori socialmente utili

SCUOLE OCCUPATE/ La rabbia degli ex lavoratori socialmente utili
  • Pubblicato17 Febbraio 2014
Scuole occupate dagli ex lsu

di Elena De Mari

POZZUOLI – La dignità è uno dei diritti inviolabili dell’uomo, sanciti dalla nostra costituzione. Ed è proprio in nome della dignità che si battono gli ex lavoratori socialmente utili, che da questa mattina hanno occupato quasi tutte le scuole dei Campi Flegrei, bloccando le lezioni. Una battaglia pacifica per salvare, a detta dei lavoratori, una categoria presa di mira da tagli inaccettabili.

 

LA RABBIA – Gli ex lsu minacciano battaglia contro tagli e licenziamenti. «Non vogliamo andare avanti cosi– lo sfogo, in tono adirato, di Vincenzo Danna, ex lsu –Vogliamo la stabilizzazione dei contratti. Da qui non ci muoveremo, a costo di portare anche le nostre mogli e i nostri figli. Sono i nostri figli che frequentano queste scuole, noi lo facciamo anche per il loro futuro. Vogliono farci mettere la nostra dignità sotto i piedi». La protesta andrà avanti finché i lavoratori non otterranno risposte certe dal governo «Chiediamo un dibattito coi politici– spiega Russo Gennaro, altro ex lsu – Il governo deve prendersi le proprie responsabilità. Noi cosi non possiamo andare avanti. Chiediamo soluzioni concrete, e fino ad allora non molleremo. Abbiamo anche una certa età e non sappiamo più cosa fare. Stanno giocando sulla nostra pelle».

 

AZIONI ALTERNATIVE – «Continueremo con la protesta nelle scuole – ha annunciato Procolo Rocco – Se non ci sarà tavolo, faremo un’assemblea generale,con cisl, cgil e uil per trovare un’altra via di sbocco. Se perderemo la battaglia con il governo, ci scaraventeremo contro le aziende. Ma noi questa battaglia non la possiamo perdere. Abbiamo in media 50 anni, e con uno stipendio da 500 euro che faremo?»