QUARTO/ Lettere intimidatorie, il sindaco denuncia: «Noti pregiudicati vogliono rimettere le mani sulla città»

QUARTO – Lettere anonime e intimidatorie contro l’amministrazione comunale di Quarto. Nel mirino l’attività di gestione dei beni confiscati. A denunciarlo pubblicamente è il sindaco di Quarto, Antonio Sabino. «Una denuncia pubblica sulle lettere anonime contro l’attività di gestione dei beni confiscati mentre noti pregiudicati, che vogliono rimettere le mani sulla città, avrebbero partecipato attivamente alla compilazione di alcune liste di candidati. Nuovi, inquietanti episodi segnalati alle forze dell’ordine», queste le parole del primo cittadino. «Continuano a verificarsi episodi inquietanti nei confronti dell’amministrazione comunale, del Responsabile e dell’intero ufficio comunale che gestisce i Beni confiscati, con lettere anonime che hanno il chiaro obiettivo di intimidire, delegittimare e ostacolare l’importante lavoro che abbiamo fatto nella gestione e nell’assegnazione dei tanti beni confiscati alla camorra locale e assegnati con bandi pubblici ad associazioni, enti no-profit, cooperative di diversamente abili, parrocchie e scuole – continua Sabino – Un mese fa, mentre eravamo nel bene confiscato Casa Mehari per discutere al convegno nazionale anticamorra e sui beni confiscati con il procuratore generale Luigi Riello, con il presidente del Tribunale Elisabetta Garzo e con i pm della Dda Giuseppe Visone e Giuseppe Cimmarotta, mi hanno riferito che a poche centinaia di metri alcuni cittadini che volevano assistere al convegno anticamorra sarebbero stati avvicinati da parenti di noti pregiudicati e apostrofati in malo modo per non farli assistere al convegno e per metterceli contro». «Saranno le forze dell’ordine, alle quali abbiamo segnalato tutto, e la magistratura a indagare, mentre nel Forum Espositivo nazionale sui beni confiscati di venerdì e sabato racconteremo le belle pagine anticamorra che stiamo scrivendo a Quarto», conclude.