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QUARTO/ La parola a Gabriele Di Criscio: «Lavoro ai giovani e cooperative sociali»

QUARTO/ La parola a Gabriele Di Criscio: «Lavoro ai giovani e cooperative sociali»
  • Pubblicato6 Giugno 2018
Gabriele Di Criscio

QUARTO – Gabriele Di Criscio è candidato a sindaco di Quarto. E’ sostenuto dalla lista civica “Insieme per Quarto”. A lui abbiamo rivolto tre domande oltre a un appello al voto.

Quali sono i motivi alla base della sua candidatura a sindaco? I motivi sono che con la Capuozzo non se ne poteva più, io sono il promotore della fine di quella consiliatura. Voglio dare una risposta alla città. Purtroppo dando la fiducia alla Capuozzo ho constatato che le cose non andavano avanti ed era solo una perdita di tempo, per cui diamo la parola agli elettori per poter far nascere un governo cittadino che duri cinque anni, una consiliatura seria che faccia qualcosa per la città.

Quali sono i punti fondamentali del suo programma? Ho un programma di dodici punti per dare delle risposte. La cosa principale è il lavoro, la disoccupazione che c’è in questa città. C’è bisogno di una migliore aggregazione nei punti di ritrovo e di incontro per anziani come ad esempio orti botanici, creare dei luoghi dove possono incontrarsi e stare a proprio agio. Per i giovani bisogna sviluppare una politica fondata sul lavoro e consentire loro di mettersi in cooperative di lavoro per dare un aiuto in campo sociale, assistenza agli anziani. Sfruttare tutti i progetti che ci sono a livello regionale. In più, visto che è stata fatta una proposta di parcheggi a pagamento, ho pensato che se si costruissero cooperative di produzione lavoro a scopo mutualistico e non a raggiungimento di un utile, ma semplicemente per dare lavoro ai soci. Da parte mia sarei disponibile a dare tutti i milleduecento posti auto presenti su tutto il territorio ad una schiera di cooperative che con l’incasso possono pagarsi lo stipendio, dando solo una piccola differenza che serve al comune. E non come la gara di appalto che si prende l’ottanta percento, dando il venti percento al comune, io voglio fare il contrario visto che hanno previsto duecento mila euro annui, con quei soldi potrei dare lavoro ai giovani disoccupati.

In caso di elezione a sindaco che interventi vorrebbe mettere in campo nei primi 100 giorni di amministrazione? Prima di tutto voglio chiudere la piazza di Santa Maria e se non ci sono soldi lo farò a mie spese. Inoltre voglio sistemare quel casolare che è ancora scomposto. Poi la seconda cosa è portare avanti quei punti già presenti con la Capuozzo ma che non sono usciti alla luce, cioè il pagamento delle 50 ditte dell’alluvione del 2005 con transazioni ridotte al 50% che poi si  reinvestirebbero sul territorio; dare una giusta collocazione agli imprenditori locali con appalti alla soglia di 250.000 euro per creare nuovi posti di lavoro a Quarto e bilanciare anche lo sviluppo territoriale di questa città che fino ad oggi è stato profuso solo verso via Masullo: invece io voglio farlo anche a via del Nespolo, dove voglio fare un centinaio di lotti di 500 mq ciascuno con 100 strutture e creare 100 posti di lavoro, 50 guardianisti e 50 tecnici, che assumeranno sicuramente.

Quale appello vuole lanciare ai cittadini di quarto per essere eletto? Voglio dire che questa politica da trent’anni non ha portato a termine una consiliatura non per colpa
mia ma a causa di forze esterne che non lo hanno consentito, dal 98 ad oggi. Negli ultimi anni io ho fatto il consigliere comunale nel ’90 e nel ’92, ci hanno mandato a casa per una questione giudiziaria che si è poi rivelata una bufala poichè siamo stati assolti. Poi nel 2001 fui eletto sindaco per quattordici mesi ma non ho potuto dimostrare il mio valore. L’ appello è questo: mettetemi alla prova, tra tutti sono il più preparato politicamente anche sulla gestione amministrativa, sono il più titolato e sono certo che in 5 anni cambierò la città nel modo migliore e nell’interesse di tutti i cittadini.