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QUARTO/ Gestione stadio “Giarrusso”, è polemica

QUARTO/ Gestione stadio “Giarrusso”, è polemica
  • Pubblicato30 Ottobre 2013
Le gradinato dello Giarrusso in occasione della visita della Nazionale

QUARTO – Impazza la polemica nella Quarto del calcio. Difronte le due squadre cittadine: il Quarto Calcio ed il Quartograd. Materia del contendere lo Stadio Comunale Giarrusso, che attualmente è in gestione al Quarto Calcio. Dopo la pacifica convivenza lo scorso anno, con le due squadre che hanno vinto i rispettivi campionati (La Nuova Quarto Calcio milita ora in Eccellenza mentre il Quartograd in Seconda Categoria) quest’anno pare si sia arrivato allo scontro frontale. Da quest’anno il Quarto Calcio ha ottenuto la gestione dello stadio decidendo di comune accordo con l’amministrazione prefettizia le tariffe per utilizzare l’impianto cittadino. Il Quarto da parte sua dunque ha richiesto all’altra squadra cittadina, quanto stabilito dall’accordo con il comune. Il Quartograd ritiene troppo esose le tariffe formulate dal Quarto (in accordo con il Comune), che renderebbero nei fatti inutilizzabile lo stadio cittadino ad una realtà del tutto dilettantistica ed amatoriale come lo è Quartograd. Tanto da indire una manifestazione cittadina per sabato 2 novembre per sensibilizzare la cittadinanza e l’amministrazione commissariale del comune flegreo.

 

LA POSIZIONE DEL QUARTOGRAD – Il Quartograd ritiene esose o lo fa sapere attraverso una posizione pubblica dalla quale estrapoliamo i passaggi chiave: “Lo sport, l’educazione fisica dovrebbero essere un diritto di tutti e non garantito solo a chi se lo può permettere….. oltre 100 euro all’ora per un allenamento, oltre 150 euro per una partita sono costi che superano (addirittura!) tariffe di struttura private (e non pubbliche date in concessione)!!!! è tutto sbagliato da chi definisce le tariffe a chi le applica …. il Quartograd non chiede di giocare gratis. di avere trattamenti di favore ecc…. i piaceri non siamo noi né a chiederli né a farli. Il Quartograd vuole che lo sport sia un diritto garantito per tutti, in questo caso che lo stadio comunale sia accessibile a tutti e non solo a chi può permetterselo!!!!! il comunale è un bene comune…”

 

LA POSIZIONE DEL QUARTO – Anche la Nuova Quarto Calcio risponde pubblicamente, non solo alla posizione del Quartograd, con un articolato comunicato stampa del quale riportiamo alcuni passaggi: “Come noto la SSD Quarto è diretta dall’amministratore giudiziario che risponde del suo operato e delle sue scelte all’autorità giudiziaria che, a sua volta, ne indirizza le attività. In questo contesto la gestione dello Stadio avviene nell’ambito della convenzione vigente con il Comune che ne approva le tariffe, e deve essere svolta al fine di garantire la funzionalità dello stesso, la sua messa a norma e la necessaria manutenzione, tutte attività che necessitano della copertura dei relativi costi. Mai è stato negato l’utilizzo dello stadio al Quartograd, prendendo atto che si tratta di squadra avente sede a Quarto regolarmente iscritta d un campionato della federazione gioco calcio campana…Il bene pubblico va contemperato con l’economicità della gestione. Altrimenti il bene pubblico si dissolve. Ed in questo momento, chi sta evitando che tale bene si deteriori definitivamente, sono – nei limiti della convenzione – l’amministrazione straordinaria del Comune e la SSD Quarto…”

 

UNA SOLUZIONE LONTANA – Due posizioni del tutto inconciliabili dunque: da un lato ci si appella alla pubblicità del bene stadio, dall’altro alla economicità di una bene pubblico che se fosse concesso a tutti a titolo gratuito andrebbe in breve tempo in malora. Non è da escludere dunque che la polemica andrà avanti per tutta la durata della stagione calcistica. Chiaro che in ballo non c’è il solo uso del campo ma il concetto di gestione della “cosa pubblica”.

 

ANGELO GRECO