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QUARTO/ Auto in fiamme per bloccare il traffico, città paralizzata per ore

QUARTO/ Auto in fiamme per bloccare il traffico, città paralizzata per ore
  • Pubblicato26 Settembre 2017
Il tratto di via Pisani in cui è stata incendiata l’auto

QUARTO – Un’auto messa di traverso lungo la strada e poi data alle fiamme. Non sembrano esserci dubbi sull’origine dell’incendio: chiara la volontà, da parte di ignoti, di creare quanti più disagi possibili alla viabilità già messa in ginocchio da tempo per la chiusura della Montagna Spaccata. E’ accaduto a cavallo tra via Pietra Bianca e via Pisani, dunque al confine tra Quarto e Napoli e in un tratto dove la carreggiata è particolarmente stretta. Immediate le conseguenze sul traffico, con lunghissime file formatesi in entrambi i sensi di marcia.

MATTINATA DA INCUBO – Le fiamme hanno avvolto l’auto intorno alle 6 e 40 del mattino, dunque in un orario quanto meno “sospetto”, proprio quando lavoratori e studenti lasciano in massa la città. Difficilissimo il lavoro per la municipale, alle prese con automobilisti inferociti. In tanti, poi, avevano deciso di utilizzare l’auto in vista dello sciopero proclamato dal personale Eav che avrebbe bloccato la circolazione sui treni della linea Circumflegrea.

APPELLO ALLA PREFETTURA – Sull’episodio è intervenuto anche il sindaco Rosa Capuozzo, rivolgendosi nuovamente alla Prefettura: «Sono inaccettabili ed ingiustificabili episodi come quello accaduto stamani. E’ vero, incidenti simili possono accadere, ma se i sospetti della Polizia Locale verranno confermati, mi auguro che la giustizia quanto prima faccia il suo corso. Dopo l’ennesima nota di sollecito al Prefetto di Napoli, protocollata il 18 settembre, oggi chiediamo nuovamente, ancora con più urgenza, un incontro per avere aggiornamenti sullo stato dei lavori e su tempi più certi riguardo la riapertura del tratto di via Campana. Attività commerciali, continuano a subire il peso della chiusura e rischiano il collasso, l’intero territorio non può attendere, il rischio di problemi di ordine pubblico diventano sempre più forte».