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QUARTO/ Amministrazione Capuozzo, nuovi veleni: interrogazione parlamentare al ministro Minniti

QUARTO/ Amministrazione Capuozzo, nuovi veleni: interrogazione parlamentare al ministro Minniti
  • Pubblicato28 Novembre 2017

QUARTO – Sono due le vicende partite dalla cittadina flegrea ed approdate a Roma, per essere sottoposte al ministro degli Interni Marco Minniti. Si tratta del caso delle presunte pressioni di un consigliere sull’oramai ex capo settore al Patrimonio e dell’ex consigliere 5 Stelle Giovanni De Robbio, indagato per voto di scambio aggravato dalle finalità mafiose. A presentare un’interrogazione parlamentare su entrambe le vicende è l’onorevole Pd, nonché componente della commissione Antimafia Salvatore Piccolo.

“CLIMA DI POCA SERENITÀ” – «Nei giorni scorsi alcune forze politiche hanno denunciato pubblicamente “illegittime pressioni” del consigliere comunale Salvatore Di Mare su personale e funzionari del settore Patrimonio – si legge nell’interrogazione – La vicenda riguarda la vendita degli alloggi ex demanio ai 174 assegnatari, tra i quali figura lo stesso Di Mare. La sindaca Capuozzo ha parlato “di illazioni” infondate sostenendo che attendeva di conoscere “prove documentali inoppugnabili”». Il deputato dem – primo firmatario dell’interrogazione assieme ai colleghi Manfredi, Di Lello, Tartaglione, Carloni, Impegno, Valente, Palma, Palladino, Famiglietti e Cuomo – le difese del sindaco Capuozzo a favore di Di Mare «risultano clamorosamente smentite dall’inequivocabile contenuto della segnalazione scritta del 4 ottobre 2017 con la quale il responsabile del Patrimonio denunciava i “comportamenti tenuti nei confronti dello scrivente e del personale in servizio nel Settore da parte del consigliere comunale Di Mare”, che hanno ingenerato un clima di poca serenità nello svolgimento delle mansioni di ufficio” e lo hanno indotto a chiedere di “essere sostituito ad horas nella sua qualità di Responsabile del settore Ici- Patrimonio”».

MODIFICATA LA MACROSTRUTTURA – Pochi giorno dopo l’esplosione del caso, ricorda ancora Piccolo, «La giunta municipale, non volendosi assumere la responsabilità di sostituire il funzionario, in relazione ai fatti da lui denunciati, ha risolto surrettiziamente il problema provvedendo, a modificare la macrostruttura organizzativa dell’Ente». La modifica ha di fatto portato all’estromissione del capo settore dal settore Patrimonio.

LE INDAGINI DELL’ANTIMAFIA SULLE ELEZIONI 2015 – Come detto, l’onorevole Piccolo fa riemergere anche la vicenda che nel dicembre 2015 portarono alle dimissioni del consigliere De Robbio. Nell’interrogazione parlamentare, il deputato sottolinea come un altro consigliere comunale poi dimessosi, Ferdinando Manzo, abbia di recente portato un esposto in Procura «nel quale si riferisce che la sindaca Capuozzo era stata tempestivamente informata da lui stesso, durante la campagna elettorale comunale, che il consigliere De Robbio “forse stava facendo qualcosa di strano”; la sindaca “per iscritto, mi disse di stare tranquillo perché sapeva tutto in quanto Giovanni agiva dietro sue direttive e che comunque controllava tutto e tutti. Addirittura mi disse, sempre scrivendo, che lei doveva raccattare tutti i voti possibili e che aveva bisogno dell’aiuto di De Robbio”». In conclusione, Piccolo chiede al ministro Minniti quali provvedimenti intenda prendere, come ad esempio l’invio a Quarto di una commissione di accesso.