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POZZUOLI/ Villani guida la fronda contro i tre puteolani eletti nell’assemblea regionale del PD

POZZUOLI/ Villani guida la fronda contro i tre puteolani eletti nell’assemblea regionale del PD
  • Pubblicato2 Ottobre 2025

POZZUOLI – Una lettera indirizzata al segretario del PD di Pozzuoli, Franco Fumo, e al segretario provinciale Giuseppe Annunziata mette in discussione l’elezione di Alberto Scotto di Carlo, Paolo Ismeno, Rosa Esposito nell’assemblea regionale dei Dem. Il documento è a firma di tre tesserati: Antonio Esposito, Fabio Marotta (membro del direttivo) e Antonio Russo. Dietro la presa di posizione ci sarebbe uno scontro con gli appartenenti all’area di “Articolo Uno” che hanno sostenuto Rosa Esposito, nome “non gradito” al consigliere comunale Antonio Villani che guiderebbe la fronda contestatrice. Con la lettera Esposito, Marotta e Russo contestano i tre nomi portati all’assemblea regionale, accusando il partito adottato “logiche di autoritarismo e gestione unilaterale che mal si conciliano con lo spirito di rinnovamento auspicato” e di aver fatto una scelta (soprattutto quella di Rosa Esposito) “senza alcun confronto interno né condivisione tra gli iscritti o i componenti degli organismi dirigenti locali” e definendola “un atto di forza che svilisce non solo il nostro ruolo all’interno del circolo, ma anche il valore della militanza e del pluralismo”. I tre firmatari hanno pertanto rassegnato le dimissioni dalla segretario e dal direttivo del Partito Democratico a cui, però, hanno annunciato pieno sostegno e appartenenza. Nel frattempo Villani continua a tenere le acque agitate anche nel gruppo consiliare del PD dove punta ad assumere la carica di capogruppo oggi ricoperta da Maria Rosaria Testa.

IL TESTO INTEGRALE – “Negli ultimi mesi, da quando con grande impegno e spirito di servizio si è ricostituito il Circolo del Partito Democratico di Pozzuoli, abbiamo cercato, pur tra molte difficoltà, di contribuire attivamente a un percorso di rinnovamento politico e di ricostruzione di una relazione autentica tra il Partito e la comunità locale. – si legge nel testo –  Lo abbiamo fatto con l’obiettivo di offrire un cambio di passo rispetto alla crescente disaffezione verso le logiche della politica, impegnandoci nel dialogo, nella partecipazione e nella condivisione delle scelte, convinti che il Partito debba essere casa di confronto democratico e non di imposizioni verticali. Tuttavia, dobbiamo con rammarico constatare che, nonostante gli sforzi profusi, permangono logiche di autoritarismo e gestione unilaterale che mal si conciliano con lo spirito di rinnovamento auspicato. In particolare, riteniamo inaccettabile la modalità con cui sono stati individuati i nomi designati a rappresentare il nostro circolo nell’Assemblea Regionale del Partito Democratico. Tale scelta, assunta senza alcun confronto interno né condivisione tra gli iscritti o i componenti degli organismi dirigenti locali, rappresenta un atto di forza che svilisce non solo il nostro ruolo all’interno del circolo, ma anche il valore della militanza e del pluralismo che dovrebbero caratterizzare un partito realmente democratico. Pur riconoscendo che tra i nominativi figurano personalità politiche di rilievo, legate all’amministrazione e al territorio, non possiamo non rilevare come altri nomi risultino del tutto scollegati dal nostro contesto politico locale, non rappresentativi del circolo, né riconosciuti come soggetti attivi nella nostra comunità politica. Per coerenza con i valori che ci hanno spinto a far parte di questo progetto e per rispetto verso le iscritte e gli iscritti che credono ancora in una politica partecipata e trasparente, riteniamo non più sostenibile il nostro ruolo all’interno della segreteria e del direttivo del circolo locale. Con la presente, pertanto, rassegniamo le nostre dimissioni dalle rispettive cariche, pur confermando la nostra adesione al Partito Democratico. Rimaniamo convinti che solo attraverso la partecipazione reale, il rispetto delle regole interne e la valorizzazione delle energie migliori si possa restituire credibilità al nostro partito e rappresentanza autentica ai nostri territori.”