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POZZUOLI/ Undici racconti per “mettere a nudo” e denunciare la società

POZZUOLI/ Undici racconti per “mettere a nudo” e denunciare la società
  • Pubblicato29 Dicembre 2014
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Francesca Illiano autrice di “Autopsia del terzo millennio”

di Violetta Luongo
POZZUOLI –
Per caso e per dispetto, come ama dire lei, ha aperto il cassetto e ha tirato fuori il suo più grande sogno: scrivere un libro, pubblicarlo e, perché no, venderlo. Vedere i suoi pensieri stampati su carta bianca, le pagine aumentare alla fine di ogni paragrafo e dare sfogo al suo vero io. Per Francesca Illiano è un modo per mettersi a nudo, svelare agli altri quella parte di sé che, spesso, rimane celata. E così che nasce “Autopsia del terzo millennio” raccolta di undici racconti di David and Matthaus edizioni per la collana ArteMillennium. E già con la copertina l’autrice promette che non ci saranno veli, menzogne tra lei e i lettori, strappa la sua pelle e quella della società per scarnificarla e vivisezionarla.

GIA’ DA UN MESE NELLE LIBRERIE – Ha solo un mese di vita ma il volume ha già riscosso forti emozioni nella scrittrice. «E’ un sogno che si realizza, un sogno che avevo accantonato – spiega Franscesca Illiano – so che in Italia non si vive di pura scrittura, ma era qualcosa che dovevo a me stessa». Dal tono calmo, pacato ma che svela una irrequietezza, una voglia di non deludere, per prima se stessa, Francesca, disincantata, anche per i suoi 37 anni, scrive da quando era piccola e spera di poter continuare una passione mai dimenticata che è cresciuta dentro di sé. Puteolana di origine ma napoletana di studi, dopo il liceo classico si iscrive all’Università di Lettere, qualche esame e poi cambia per Conservazione dei Beni Culturali, ma decide di lasciare e dedicarsi al lavoro, e diventa agente di viaggi.

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La copertina del libro “Autopsia del terzo millennio”

STORIE DRAMMATICHE – Il suo libro è un’analisi sociale, culturale ed economica della realtà vista attraverso la storia di alcuni personaggi. C’è “‘O professor”, ex insegnante di lettere, esodato, “costretto” per sopravvivenza a fare l’ambulante di libri, appartenenti alla sua piccola raccolta personale; oppure Ale, 16 anni, che svende il suo sesso per un pugno di euro, per qualche vestito alla moda o per l’ultimo telefonino in voga e tanti altri. Irina, arrivata a Bologna da Kiev con una valigia piena di sogni. “Una sola parola, in italiano, le portò via la speranza: puttana”. E poi racconta dell’omofobia con la storia di Marco, omosessuale: “Maschio e fiocco azzurro. Nessuno avrebbe creduto mai al contrario”. Temi, spesso scomodi ma autentici ed attuali: femminicidio, omofobia, prostituzione, crisi economica, tante le problematiche affrontate e “vivisezionate” con lucidità e drammaticità da Illiano.

DOPPIA VALENZA – Un libro di denuncia nato in un mese e mezzo dopo essere entrata a far parte del movimento artistico-culturale “Il manifesto”, che tenta di rompere gli schemi con il passato e proporre un ritorno alla cultura verso un pubblico vasto e non relegato ad una élite ristretta dei salotti buoni, un modo per scardinare il monopolio delle editorie contemporanee in cui si produce in base all’esigenza di mercato e non in base alla libertà creativa dello scrittore.