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POZZUOLI/ «Tutta la verità sulla cittadella alberghiera»

POZZUOLI/ «Tutta la verità sulla cittadella alberghiera»
  • Pubblicato10 Novembre 2012
Tommaso Scotto di Minico

POZZUOLI –  Non si placano le polemiche intorno alla Cittadella Scolastica di Pozzuoli. Dopo la querelle tra il preside del “Petronio”  Arionte e quello del “Tassinari”, Sessa ecco che interviene sulla vicenda il consigliere provinciale Tommaso Scotto di Minico dopo le dichiarazioni dell’assessore provinciale Filippo Monaco. Scotto di Minico cerca di fare chiarezza sulla cronistoria degli eventi che hanno portato all’assegnazione della struttura rispondendo per le “rime”   «La struttura dell’ex ospedale di Pozzuoli è destinata a essere una cittadella alberghiera, e a diventare fiore all’occhiello della capitale dei Campi Flegrei». È questa l’affermazione del consigliere Tommaso Scotto Di Minico in seguito alla polemica sulla scuola Petronio, minacciata dalla spending review di dover lasciare la nuova sede alla Solfatara.

Il Sindaco Vincenzo Figliolia

“SI VUOLE DESTABILIZZARE” –  «Questo complesso è stato ristrutturato per essere destinato alle scuole, per la sua conformazione che rispecchia lo stile dei college con campus; e in particolare nella fase di rifacimento degli edifici, è stata progettata l’intera struttura per ospitare le aule e i laboratori dell’istituto Alberghiero Petronio – continua Scotto -. In Provincia tutti i documenti riguardanti quel complesso sono indirizzati alla realizzazione di un polo scolastico che possa diventare fiore all’occhiello della città. Non solo una scuola dove imparare le classiche materie, ma un’accademia dove possono formarsi i futuri chef, camerieri, gestori di alberghi e tutte le figure che ruotano intorno al mondo della ristorazione e ospitalità. Tanto è vero che nel PEC del 2011 è stato ipotizzato l’utilizzo dei diversi palazzi presenti nel campus come alberghi e ristoranti e sale convegni, dove i neodiplomati potevano subito trovare lavoro. Dunque non solo una scuola, ma anche un’opportunità lavorativa immediata, per gli studenti ma anche per privati. Un indotto economico per Pozzuoli notevole. Oggi si tenta di destabilizzare quanto programmato e concordato nel novembre 2011 dal sindaco di Pozzuoli e dal presidente della Provincia Cesaro. Un documento che è stato condiviso e discusso attraverso il coinvolgimento dei dirigenti scolastici dell’area flegrea, che fino a qualche mese avevano dimostrato apprezzamenti e condivisione del progetto. Cosa sta cambiando? Eppure hanno avuto tutti i cittadini, le associazioni e la cariche politiche, la possibilità di presentare osservazioni nel 2011 quando è stato presentato il PUA (piano urbanistico attuativo) che spiegava esplicitamente la destinazione della cittadella per il Petronio di Monterusciello – spiega il consigliere provinciale.

Filippo Monaco

LA RISPOSTA A FILIPPO MONACO –  Mi preoccupa sentire parlare di spending review, e quindi di tagli ai canoni dei nostri istituti. – prosegue Scotto di Minico indirizzando un “messaggio” all’assessore provinciale Filippo Monaco che aveva invece sottolineato l’importanza di risparmiare il canone per una “non scuola” quale è l’attuale sede dell’ISIS Tassinari di via Fasano –  Nel nuovo Bilancio provinciale è già previsto – e a giorni sarà approvato – il capitolo di spesa per pagare l’unico fitto che ci è rimasto per le scuole a Pozzuoli, ovvero l’Isis Tassinari di via Fasano. E bisogna ricordare che quest’istituto ha un contratto che vincola fino al 2014 la Provincia al pagamento. In quello stesso anno, se i lavori alla cittadella procederanno al ritmo che hanno ora, saranno terminati e l’intero complesso potrà ospitare tutte le aule del Petronio, anche quelle della storica sede di Monterusciello, oggi insufficiente ad accogliere tutti gli iscritti. E nel momento in cui si libererà questo edificio, e coinciderà con la scadenza del contratto del Tassinari, gli studenti dell’istituto tecnico potranno trasferirsi in questo edificio, e la Provincia non avrà più fitti passivi. Oggi si sta rischiando inutilmente di danneggiare un’opera importante per il mondo della scuola, per la realtà occupazionale e per l’immagine della città»

ANGELO GRECO