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POZZUOLI/ Tra sacro e profano è tempo di “Fucarazzi” in città

POZZUOLI/ Tra sacro e profano è tempo di “Fucarazzi” in città
  • Pubblicato16 Gennaio 2015

di Violetta Luongo

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Tornano i fucarazzi in città

POZZUOLI – Si rinnova la tradizionale festa di Sant’Antonio, e in città tornano i famosi falò, meglio noti come “Fucarazzi”. Ad organizzarlo la Pro Loco di Pozzuoli al Circolo Nautico alle ore 19 del 17 gennaio.

 

CEPPO TRA PASSATO E FUTURO – Per molti è il “ceppo di Sant’Antonio”, una delle tradizioni più antiche della Campania, utilizzata, in passato, anche come momento per “bruciare” le cose che non si volevano portare nell’anno appena entrato. In realtà si tratta di una ricorrenza che va indietro di secoli. Retaggio del passato. Frutto dell’eredità degli antichi romani e, poi, utilizzata, con l’avvento del Cristianesimo, per celebrare la figura di Sant’Antonio Abate, patrono degli animali domestici.

 

CULTO POPOLARE – L’usanza vuole che, nella notte del 17 gennaio, le principali piazze e i luoghi di ritrovo dei piccoli centri dell’entroterra si popolassero di gente, accalcata attorno ai fuochi di grandi e suggestivi falò. Si tratta di una liturgia nata millenni fa per segnare simbolicamente l’inizio di un nuovo periodo dell’anno. Con il trascorrere degli anni, questo culto popolare non si è mai perso. I fucarazzi, secondo tradizione, avevano una funzione purificatrice e fecondatrice, segnando il passaggio dall’inverno all’imminente primavera. Secondo la tradizione questa data segna l’inizio di un nuovo anno, dando il via al ciclo carnevalesco.