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Cronaca Primo Piano

POZZUOLI/ Tassi usurai al 70% e minacce di morte: strozzino arrestato a Monterusciello

POZZUOLI/ Tassi usurai al 70% e minacce di morte: strozzino arrestato a Monterusciello
  • Pubblicato2 Marzo 2017

POZZUOLI – Tassi usurai fino al 70%, vittime minacciate di morte e costrette a cedere i loro beni nelle mani dello strozzino che diceva di essere amico dei clan. Un incubo per tre imprenditori a cui hanno messo fine carabinieri e finanzieri che ieri pomeriggio hanno arrestato nel quartiere di Monterusciello il 49enne Michele Rinaldi, personaggio già noto alle forze dell’ordine. L’uomo è accusato di usura e di estorsione continuate. Nel corso di indagini condotte dai militari dell’Arma è stato accertato che Rinaldi dalla fine del 2012 fino aveva prestato denaro a 3 imprenditori della zona flegrea applicando tassi usurai che avevano raggiunto il 70% del capitale prestato.

L’ARRESTO – Il 49enne, residente a Giugliano ma molto conosciuto a Pozzuoli dove la moglie è titolare di un’attività commerciale a Monterusciello, è stato arrestato ieri (mercoledì 1 marzo) in flagranza di reato proprio nel quartiere puteolano. Al momento del blitz Michele Rinaldi stava ripetutamente minacciando di morte una sua vittima per farsi consegnare 3.000 euro in denaro contante. A mettergli le manette ai polsi i carabinieri della stazione di Varcaturo che stavano seguendo i suoi movimenti durante un servizio di osservazione. Dopo l’arresto il 49enne è stato condotto nel carcere di Poggioreale.

I SEQUESTRI – Ma su Michele Rinaldi era già in corso un’attività investigativa da parte di Carabinieri e Guardia di Finanza. Da accertamenti, condotti dai finanzieri del Gruppo di Pozzuoli, diretti dal maggiore Michelangelo Tolino, che hanno curato gli aspetti patrimoniali è stato appurato che gli imprenditori avevano accumulato “debiti” oscillanti tra i 200mila e i 300mila euro e che Rinaldi per ottenere i pagamenti a scadenza li aveva più volte minacciati di morte, anche vantando amicizie con sodalizi criminali dell’hinterland napoletano, ottenendo la cessione di macchinari di vario genere e di beni immobili.

UN MILIONE DI EURO – La perquisizione del suo domicilio ha portato al rinvenimento e sequestro di una ingente quantità di documenti e titoli (assegni post datati, cambiali, fatture, e altro per un controvalore di circa 1.000.000 di euro). Trovati e sequestrati anche quaderni e block notes con nominativi, cifre, percentuali e date di scadenza. Infine la Guardia di Finanza di Pozzuoli ha sequestrato numerosi conti correnti intestati a Rinaldi e a una sua familiare e un appartamento a Pozzuoli, nel quartiere di Monterusciello, che l’uomo aveva rilevato da una delle vittime a saldo parziale dei prestiti.