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POZZUOLI/ Surplus sulla tassa rifiuti 2013 per “infedele o omessa denuncia”: raffica di ricorsi

POZZUOLI/ Surplus sulla tassa rifiuti 2013 per “infedele o omessa denuncia”: raffica di ricorsi
  • Pubblicato17 Ottobre 2019

POZZUOLI – Numerosi cittadini puteolani nel mese di luglio 2019 si sono visti recapitare degli avvisi di accertamento per “infedele o omessa denuncia” relativamente alla Tassa Rifiuti 2013. Verifiche catastali, eseguite dagli uffici comunali, hanno portato a rilevare in alcuni casi la presenza di una maggiore superficie tassabile. Si tratta di cantinole e garage erroneamente non dichiarati o di inesatte quantificazioni dei metri quadri delle abitazioni. Il caso riguarda stranamente anche gli alloggi popolari ERP di proprietà del Comune. L’agente di riscossione, un raggruppamento d’imprese composto da Agenzia Entrate Riscossione, Ottogas e Geset, a cui fu affidata la riscossione coattiva per il 2011-12-13, ha avviato, già negli anni scorsi, le procedure per il recupero delle somme, applicando sanzioni ed interessi. Secondo il M5S Pozzuoli, però, molte di queste richieste non avevano più ragione d’essere per intervenuta prescrizione della pretesa tributaria. Pertanto, nello scorso luglio, i grillini puteolani, in collaborazione con il dottore commercialista Marco Grossi, hanno messo in campo un’iniziativa per assistere gratuitamente i cittadini raggiunti ingiustamente dalle richieste di pagamento.

I RICORSI – Oltre 40 le istanze di reclamo/mediazione, che anticipano per legge i ricorsi tributari, sono state notificate il mese scorso al raggruppamento d’imprese. Decorsi i 90 giorni dalla notifica, senza che il raggruppamento si esprima favorevolmente o quanto meno con una richiesta di mediazione, i contribuenti potranno decidere di andare avanti nel contenzioso con l’ente e ricorrere in Commissione Tributaria Provinciale. In questo caso ai cittadini sarà richiesto di provvedere al solo pagamento del contributo unificato che è pari ad euro 30, visto che il valore delle liti è singolarmente inferiore ad euro 2.582,28.

I PROMOTORI – Molto soddisfatti i due Consiglieri Antonio Caso e Domenico Critelli che hanno dichiarato: «Siamo particolarmente contenti per il successo dell’iniziativa. Da quando siamo entrati in Consiglio Comunale, insieme alla nostra squadra di attivisti, stiamo portando avanti battaglie in difesa dei cittadini, che in più occasioni sono stati oggetto di vere e proprie vessazioni da parte dell’Ente. È paradossale, ad esempio, il caso degli alloggi Erp. Com’è possibile che il Comune, proprietario delle abitazioni, abbia inviato per anni “bollettini” senza calcolare la presenza delle cantinole? All’improvviso qualcuno si sveglia e chiede il pagamento della tassa per gli anni passati applicando anche sanzioni e interessi. Chi ha dormito finora? Già l’anno scorso abbiamo sollevato il problema sulla Tarsu 2012, ma stavolta siamo riusciti ad organizzare anche un’azione concreta grazie all’aiuto del dottor Marco Grossi».

L’ESPERTO – Per il commercialista Marco Grossi: «Tutti gli avvisi di accertamento esaminati, notificati ai contribuenti dal raggruppamento d’Imprese, relativi all’annualità 2013, dovevano essere notificati entro il 31 dicembre 2018, dunque le pretese di pagamento, notificate a luglio 2019, risultano essere evidentemente prescritte. Vi sono due sentenze della Corte di Cassazione che lo affermano. Ho dato la mia disponibilità a presentare gratuitamente i ricorsi-reclamo, chiedendo solo le spese per il contributo unificato qualora si attivasse il giudizio. Per me è soprattutto una questione di principio. Quando ho letto della “denuncia” del M5S ho deciso, senza alcuna esitazione, di dare una mano ai cittadini».