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POZZUOLI/ Strisce blu all’ospedale, ridotte le tariffe per la sosta

POZZUOLI/ Strisce blu all’ospedale, ridotte le tariffe per la sosta
  • Pubblicato8 Maggio 2015
Le strisce blu fuori l'ospedale
Le strisce blu fuori l’ospedale

POZZUOLI – Dopo autentici salassi che hanno costretto gli automobilisti a pagare anche 13 euro al giorno per la sosta nel parcheggio dell’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, arrivano le riduzioni delle tariffe. Infatti l’associazione che gestisce il parcheggio chiederà agli utenti una somma forfettaria pari a 3 euro per l’intera giornata. Una decisione che arriva dopo le innumerevoli polemiche che hanno avuto come protagonisti Comune di Pozzuoli, Regione Campania e i cittadini su cui è gravata la tanto contestata decisione di istituire le strisce blu nel parcheggio dell’ospedale di Pozzuoli.

 

DIETROFRONT – Le tariffe per la sosta all’interno del parcheggio del nosocomio flegreo prevedevano il pagamento di 1 euro per la prima ora e 50 centesimi per le ore successive, sia di notte che di giorno. La gestione è affidata alla “Società Cooperativa Piazza Virtuale”, una cooperativa sociale di disabili, in seguito a una delibera di Giunta regionale del 2011, a cui andrà il 10% degli introiti mentre il restante 90% finirà nelle casse della Onlus. Assenti, fino a questo momento, le strisce bianche. Il parcheggio è stato istituito da una delibera della Regione Campania del 2011 a favore di una cooperativa di disabili che dovrebbero intascare parte dei profitti.. Soddisfatti per il dietrofront le organizzazioni di cittadini che hanno contestato aspramente il dispositivo.

 

LA SODDISFAZIONE – Tra questi il presidente dell’associazione Lucia De Cicco e dell’osservatorio per la tutela della Salute e l’Ambiente Ciro Di Francia tra i primi a sollevare la questione. “Siamo soddisfatti ma nel contempo continueremo a vigilare affinché tutto si svolga secondo diritto e, come in precedenza affermato, secondo buon senso. Gli ospedali non sono delle biblioteche o dei bar. Non ci si reca per piacere ma per necessità e speculare sulla salute dei cittadini, già peraltro tartassati da pressione fiscale elevatissima, non giova a nessuno e soprattutto, devia la pubblica amministrazione dal suo obiettivo primario: la cura e la tutela degli interessi pubblici. La salute è un diritto, ma che il tutto si svolga in maniera efficiente ed equa è un interesse di tutti, anche dell’ottuso burocrate o del insipiente politico.”