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POZZUOLI/ Spettacoli a Villa Avellino, Figliolia e Iasiello attaccano: «Prezzi dei biglietti ingiustificabili»

POZZUOLI/ Spettacoli a Villa Avellino, Figliolia e Iasiello attaccano: «Prezzi dei biglietti ingiustificabili»
  • Pubblicato15 Luglio 2023

POZZUOLI – Polemiche per la kermesse estiva “Orizzonte d’estate” organizzata dal Comune di Pozzuoli, in partenariato con il Teatro Pubblico Campano. Si tratta di una serie di spettacoli, con in particolare una rassegna teatrale che vivrà, dopo anni di chiusura per lavori di riqualificazione, nell’area spettacoli della storica Villa Avellino. A far parlare sono i costi dei biglietti (che variano tra 22 euro e 33 euro) ritenuti esosi a fronte di una spesa di 380mila euro per l”organizzazione degli spettacoli in cartello. Ad agitare le polemiche negli ultimi giorni sono stati i consiglieri di opposizione Vincenzo Figliolia e Guido Iasiello che hanno stigmatizzato il modus operandi dell’amministrazione Manzoni e in particolare dell’assessore agli spettacoli Filippo Monaco.

LE ACCUSE«In relazione al cartellone degli eventi estivi di quest’anno ho letto numerosi messaggi e commenti e ho ascoltato il parere di tanti cittadini. Tutto ciò mi è servito ad avviare una riflessione ancor più profonda su tale questione. -ha fatto sapere Vincenzo Figliolia- Creare occasioni per diffondere la cultura e per offrire svago e divertimento è assolutamente necessario. Per i tanti cittadini che hanno deciso – per necessità o per scelta – di godersi la propria terra durante le vacanze estive, ma anche per attrarre nuovi turisti. Il modo in cui manifestazioni ed eventi vengono organizzati, però, segna una differenza sostanziale. Quest’anno si è deciso di concedere a titolo totalmente gratuito spazi comunali, come l’area spettacoli di Villa Avellino. Non solo, perché per questa manifestazione è stato stabilito che venissero impiegati fondi del bilancio comunale. Infine, per ottenere ulteriori risorse economiche da investire in questo progetto, si è deciso di ricorrere alle sponsorizzazioni. Insomma, per l’organizzazione di questa rassegna estiva il Comune di Pozzuoli ha messo a disposizione ingenti fondi. -ha aggiunto Figliolia- Alla luce di quanto precedentemente affermato i prezzi dei biglietti (in media superiori a 20 euro) sono ingiustificabili. Si tratta di spettacoli che andranno in scena in spazi comunali, per di più finanziati con fondi pubblici e sponsorizzazioni, si sarebbe quindi dovuto fissare un prezzo simbolico, com’è sempre accaduto, per permettere a tutti di poter partecipare. Dispiace poi che siano state lasciate fuori importanti zone della nostra città come Monterusciello, Licola e Toiano, che hanno molto da offrire e che meriterebbero attenzione e cura, pure sotto questo aspetto. Anche per ciò che concerne la cultura, gli eventi, lo svago è necessario avere una visione strategica per fare in modo che tali occasioni possano realmente diventare un mezzo attraverso il quale far conoscere il nostro territorio nella sua interezza, rendendo quest’ultimo sempre più attrattivo anche per coloro che ogni giorno scelgono di continuare a vivere qui. Una visione strategica che evidentemente manca.»

DISCRIMINTANTE – Sulla stessa linea di pensiero anche l’altro consigliere di opposizione Guido Iasiello che attacca: «Sarebbe potuta essere una lodevole iniziativa di questa amministrazione se solo fosse stata accessibile a tutto il popolo puteolano ed invece, purtroppo non è cosi, anzi è completamente discriminante per il caro biglietti. L’ amministrazione comunale, con a capo il Sindaco Manzoni, su proposta ed organizzazione del vice-sindaco Filippo Monaco, nonché assessore agli spettacoli, ha stanziato da fondi comunali ben 338mila euro per l’organizzazione di questi eventi. Sarebbe stato giusto, quindi, fare una bigliettazione, -ha aggiunto Iasiello- Così tantissimi nostri concittadini, che passeranno la loro estate in città, non avranno la possibilità di passare qualche ora spensierata, guardando qualche spettacolo, perché impossibilitati ad accedere all’acquisto cosi oneroso del biglietto. Eppure, questi spettacoli vengono finanziati dai soldi del bilancio comunale e quindi anche da tutti quei cittadini che pagano puntualmente le tasse. Sarà un’estate all’insegna dello svago, solo per pochi».