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POZZUOLI/ Si tuffa in mare e pesca illegalmente, poi insulta e minaccia i militari

POZZUOLI/ Si tuffa in mare e pesca illegalmente, poi insulta e minaccia i militari
  • Pubblicato27 Febbraio 2013
Il Porto di Pozzuoli

POZZUOLI –  Stava pescando in un’area non consentita all’interno del Porto di Pozzuoli e raggiunto dai militari della Guardia Costiera che lo invitavano ad uscire reagiva immergendosi nuovamente in acqua scappando fra i traghetti in movimento. Dopo un’ora, veniva nuovamente rintracciato reagendo con insulti e minacce agli inviti dei militari. Fino a che, una volta fuori dall’acqua , grazie anche all’aiuto dei Carabinieri, veniva bloccato. Protagonista di questa assurda vicenda un sub di mezz’età. All’uomo  veniva sequestrato il pescato e l’attrezzatura utilizzata per la irregolare attività di pesca realizzata nelle acque portuali unitamente a sanzioni amministrative per oltre  2 mila euro ed il suo deferimento alla competente Autorità giudiziaria.

LE RICERCHE – dell’uomo scattavano dopo che alla Capitaneria di Porto di Pozzuoli era arrivata una segnalazione telefonica che, appunto, indicava la presenza di un individuo che poteva essersi buttato in mare e, precisamente, nell’area destinata all’ormeggio delle navi impegnate nei collegamenti marittimi da e per le isole, uomini della Capitaneria di porto flegrea diretti dal comandante Tenente di Vascello Andrea Pellegrino, davano subito inizio alle ricerche via terra e via mare. Dalle notizie raccolte nell’immediatezza, si comprendeva che il segnalato si era immerso nelle vicinanze della banchina passeggeri ed aveva iniziato un’attività di pesca subacquea all’interno di un sito non consentito ciò in aderenza alle disposizioni in materia che, di fatto, destinano detta area ad operazioni di natura commerciale.

BLOCCATO – Quest’ultimo veniva dopo alcuni minuti individuato ed una volta avvicinatisi i militari gli intimavano di interrompere ogni attività e di uscire dall’acqua. Sennonché il sub si dimostrava incurante delle disposizioni ricevute e si immergeva nuovamente tra le banchine e le unità navali peraltro in movimento e dunque in una situazione di potenziale pericolo per la sua incolumità. A questo punto le ricerche continuavano per oltre un’ora ed in presenza di condizioni meteo non favorevoli (pioggia e freddo) veniva ancora una volta  individuato il sub che, intimato dai militari, riemergeva indirizzando agli stessi minacce ed offese fino a che non veniva fermato e portato in Capitaneria dove veniva sanzionato.