Close
Politica Pozzuoli Primo Piano

POZZUOLI/ Si è impantanato il rimpasto di Giunta: Postiglione dice “no” a Manzoni. E c’è malcontento in maggioranza

POZZUOLI/ Si è impantanato il rimpasto di Giunta: Postiglione dice “no” a Manzoni. E c’è malcontento in maggioranza
  • Pubblicato24 Marzo 2025

POZZUOLI – Dopo il passo indietro di Paolo Ismeno, il sindaco Gigi Manzoni deve fare i conti anche con il “no” di Raffaele Postiglione che ha rifiutato un posto da assessore. Tra i due c’era stato un incontro – di cui ne aveva parlato in esclusiva il nostro giornale – durante il quale Manzoni, insieme ai componenti del suo “Politburo”, aveva offerto a Postiglione le deleghe al Patrimonio, Demanio, Beni Archeologici e Ambientali, queste ultime due ad oggi in mano al vicesindaco Filippo Monaco.

IL MALCONTENTO – La proposta a Postiglione ha suscitato malcontento all’interno della stessa maggioranza-Manzoni, dove sono tante le fibrillazioni intorno al rimpasto di Giunta. Su tutti c’è il gruppo di “Pozzuoli al Centro” che fa capo a Gennaro Pastore e che da tempo chiede, qualora dovesse avvicendare Anna Attore, di poterlo fare con un uomo. Il nome c’è, si tratta di un professionista proposto da Vitale Di Dio ma sui cui sarebbe stato apposto il veto. Non solo. C’è poi da valutare la posizione di Fabiana Riccobene, legata a Lidya De Simone (passata da poco a “Pozzuoli al Centro”) ma sulla carta assessora del gruppo di Sandro Cossiga (Pozzuoli Libera). Resta poi ancora da capire quali saranno le sorti di Giacomo Bandiera (assessore apprezzato da più parti) che, al netto di clamorosi colpi di scena, dovrebbe essere sacrificato per fare posto a Salvatore Caiazzo.

IL RIFIUTO – Uno scenario su cui grava, come un macigno, la crisi sismica che sta colpendo la città e che, inevitabilmente, sta rallentando i processi politici e amministrativi. “Alle indiscrezioni e al vociare, – ha fatto sapere Raffaele Postiglione con un post pubblicato su Facebook –ho sempre preferito rispondere assumendomi la responsabilità di metterci la faccia. Di spiegare. Dopo l’articolo di Cronaca Flegrea sul mio possibile ingresso in Giunta, in tanti mi avete contattato. In primis per sapere se fosse vero. C’è poi chi mi ha chiesto di farlo. Altri di non condividere. Mi avete dimostrato comunque stima ed affetto. E per questo ve ne sono grato.  È vero. Ho ricevuto questa proposta e per la stessa ringrazio sinceramente il Sindaco. Ho rifiutato. – ha detto Postiglione che ha spiegato i perché del suo “no”– Nella valutazione fatta ci sia l’alta considerazione per il momento in cui la Città si è espressa, il percorso che mi vede all’opposizione, ma non è solo questo. Demanio, spiagge, patrimonio pubblico, beni archeologici e naturalistici. Sono materie in cui negli anni ho, in esperienze collettive e partecipate, espresso posizioni ben precise. Queste sono lontane da quanto messo in campo dall’attuale amministrazione, tra l’altro negli ultimi mesi. Ho rifiutato, senza avere la minima sensazione di voltare le spalle alla nostra Città, ancor di più in un momento come questo. Oggi siamo tutti, ognuno di noi al di là del ruolo, chiamati a dare un contributo, a donarci, a tenderci la mano. Io risponderò sempre presente quando ci sarà da rimboccarsi le maniche per la nostra terra. L’ho fatto in passato e lo farò sempre, fin quando ne avrò la forza. Ciononostante credo fermamente che assumere responsabilità di governo significhi avere convergenze su visioni, programmi, azioni ed approcci. Queste si costruiscono con i fatti, prima ancora che con i documenti. Nelle pratiche quotidiane, disegnando percorsi politici, che personalmente ritengo debbano essere collettivi. Il presente ci pone l’urgenza di una fase programmatica, di un confronto, di definire un campo che dia la forza di affrontare il futuro già da oggi. Costruire un progetto solido che archivi dualismi personalistici e, consentitemi la definizione forte, guerre di bande. Insomma un voltare pagina rispetto alle dinamiche a cui si è assistito alle scorse amministrative, che inevitabilmente creano distorsioni e difficoltà evidenti.”