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POZZUOLI/ Sequestrata e picchiata dalla ex e dalle amiche, l’incubo di Anna «Io vittima di un agguato»

POZZUOLI/ Sequestrata e picchiata dalla ex e dalle amiche, l’incubo di Anna «Io vittima di un agguato»
  • Pubblicato11 Aprile 2025

POZZUOLI – L’hanno chiusa in un negozio a Quarto e l’hanno massacrata di botte.  Sequestrata e picchiata selvaggiamente dalla sua ex fidanzata e da altre due donne che l’hanno rinchiusa in un locale colpendola ripetutamente con calci e pugni. Quello che doveva essere un incontro chiarificatore, l’ultima possibilità per riaccendere la fiamma dell’amore, si è trasformato in un incubo senza fine per Anna, 46 anni, di Pozzuoli. Anna è stata soccorsa da un’ambulanza del 118 e trasferita al pronto soccorso dell’ospedale “Santa Maria delle Grazie” dove ha ricevuto le cure dei sanitari che le hanno medicato le ferite ritenute guaribili con una prognosi di dieci giorni. Dopo le violenze in ospedale si sono recate anche le tre donne, una per le ferite riportate a una mano durante la colluttazione. «Mi hanno detto di non avvicinarmi più alla mia ex perché lei è anche amica di un boss di Secondigliano. Sono distrutta nell’anima e nella mente, ho un dolore dentro superiore a quello che sento a causa dei lividi e delle ferite che mi hanno provocato».

LA STORIA – La donna aveva vissuto una relazione sentimentale con una 22enne di Quarto iniziata ad aprile e finita sei mesi fa. Tra le due, però, i rapporti sono andati avanti fino a metà febbraio, quando la più piccola della coppia ha deciso di troncare definitivamente. Secondo il racconto di Anna, l’incontro chiarificatore era arrivato dopo una serie di post su Facebook, telefonate e messaggi su WhatsApp tra lei, la sua ex e due amiche di quest’ultima. La goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso è stato un post pubblicato dalla 22enne con cui negava di avere mai avuto relazioni con una donna. Racconto però che veniva smentito da Anna che a sua volta forniva le prove del loro amore, scatenando l’ira della sua ex. Le due si davano così appuntamento a Quarto, nell’attività commerciale dove lavora la 22enne per quello che sarebbe dovuto essere un incontro chiarificatore che invece si è trasformato in una violenta aggressione. «Mi hanno teso un agguato. Sono stata chiusa nel negozio e massacrata di botte. Solo dopo mezz’ora mi sono liberata da quelle tre anche se lei ha continuato ad inseguirmi in strada fino a quando non sono intervenuti i carabinieri» ha raccontato Anna in sede di denuncia ai carabinieri della stazione di Monterusciello dove si è recata dopo essere stata dimessa dall’ospedale.

L’INCUBO – «Appena sono entrata nel negozio ho trovato la mia ex dietro al balcone che appena mi ha visto ha urlato “M’è rutt o c…” e mi ha lanciato un piatto di ceramiche che mi ha colpita al petto» ha spiegato la 46enne mentre riviveva quei terribili momenti «Ad un certo punto una delle due amiche si è messa davanti alla porta per non farmi uscire e l’altra, quella che non credeva alla nostra relazione, mi ha presa per la gola e mi ha sbattuta prima su una scrivania e poi a terra». Il racconto prosegue poi con le fasi del pestaggio «Tutte e tre si sono poi avventate su di me colpendomi con calci, pugni  e tirate di capelli mentre una mi teneva per la gola. Ho cercato di scappare, ma la porta era chiusa. Così ad un certo punto sono riuscita a raggiungere il corridoio per chiudermi nello stanzino, ma mi hanno bloccata e mi hanno buttata su un divano. Volevo prendere il cellulare per chiamare il 112 ma non ci riuscivo. La mia ex mi teneva la testa tra le gambe e continuava a colpirmi fino a quando sono riuscita a divincolarmi e a raggiungere una porta con il maniglione antipanico. Avevo il sangue in faccia, ho chiesto aiuto ad alcune auto che passavano in via Campana, poi ho chiamato i carabinieri che sono venuti in mio soccorso».