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POZZUOLI/ Sciopero CTP, sindaco e PD protestano

POZZUOLI/ Sciopero CTP, sindaco e PD protestano
  • Pubblicato12 Ottobre 2016
Un pullman della CTP
Un pullman della CTP

POZZUOLI – «La situazione nel trasporto pubblico locale è diventata insostenibile. Da giorni migliaia di pendolari, studenti, lavoratori e anziani vivono un disagio enorme, con gravi ripercussioni sulla vita sociale, lavorativa e familiare, per lo sciopero dei dipendenti della Compagnia Trasporti Pubblici che serve il nostro comune. Prima che il disagio sfoci in un problema di ordine pubblico, è necessario agire tempestivamente e affrontare con decisione la questione. La latitanza della Città Metropolitana, unica proprietaria della Ctp, è diventata sconcertante». A sostenerlo è il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, che ha indirizzato una lettera di protesta al prefetto di Napoli Gerarda Maria Pantalone e al sindaco della Città Metropolitana Luigi de Magistris. Per il primo cittadino della città flegrea occorre «agire nell’immediato perché riprenda il funzionamento delle autolinee e in prospettiva affinché sia garantito costantemente il servizio ai cittadini e la dignità ai lavoratori della Compagnia di trasporti. Se i disagi dovessero continuare anche nei prossimi giorni – ha aggiunto Vincenzo Figliolia – come sindaco della città di Pozzuoli, non potrò più garantire il rispetto dell’ordine pubblico».

LA PROTESTA DEL PD –«La situazione della CTP ormai è drammatica. – si legge in una nota della sezione puteolana del Partito Democratico – Gli utenti vengono penalizzati e danneggiati dall’annullamento delle corse. Inaccettabile è il procrastinarsi di tale situazione. Il Partito Democratico di Pozzuoli, pertanto, è in prima linea affinché si sblocchi la paralisi; auspicando e sollecitando, inoltre, un deciso e determinato intervento dei propri vertici provinciali e regionali. Significative sono le difficoltà economiche e finanziarie della società che hanno spinto i lavoratori, senza stipendio da giorni, a scioperare; tuttavia il Trasporto Pubblico Locale è, a tutti gli effetti, un servizio fondamentale che non può continuare ad essere erogato in questi termini in un paese degno di essere chiamato civile. Infine intollerabile sono le conseguenze che gli utenti, studenti e pendolari, pagano quotidianamente»..