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POZZUOLI/ Saldi in arrivo, l’allarme: «Il commercio sta morendo»

POZZUOLI/ Saldi in arrivo, l’allarme: «Il commercio sta morendo»
  • Pubblicato18 Giugno 2015
Vincenzo Addati di Ascom Confcommercio
Vincenzo Addati di Ascom Confcommercio

di Violetta Luongo
POZZUOLI –
Iniziato il conto alla rovescia, come sempre la Campania è la prima regione d’Italia ad affiggere i manifesti dei saldi estivi. Ma ormai sono anni che l’avvio e la durata delle promozioni restano in sordina.

IN 6 MESI HANNO CHIUSO 10 ATTIVITA’ – Il 2 luglio è la data prevista di inizio dei saldi nei Campi Flegrei ma la previsione è buia, a confermarlo il presidente Ascom Pozzuoli, Vincenzo Addati: «Dire buia è un eufemismo, è nera come la pece, non si vede un barlume di luce all’orizzonte. Una situazione che peggiora con il tempo, se quelli invernali non hanno portato alcun beneficio alle tasche dei commercianti figuriamoci quelli in prossimità delle vacanze estive. Il commercio sta morendo, in sei mesi hanno chiuso 10 attività solo nel centro storico».

CARENZA DI PARCHEGGI – Dunque solito scenario: grandi cartelloni inneggianti agli sconti del 20%, 30% e 50%, strade poco affollate per il troppo caldo e negozi vuoti. Ormai è da molti anni che le promozioni non allettano più, i soldi sono pochi. «Manca la liquidità – aggiunge Addati – e a questo si aggiungono gli atavici problemi di Pozzuoli, carenza di parcheggi per soste brevi, mancanza di segnaletica che avverta dove sostare e i cantieri di “PIU Europa” che incidono sulla passeggiata di shopping».

Piazza della Repubblica ospita i tavolini da bar
Piazza della Repubblica ospita i tavolini da bar

COMMERCIANTI DI SERIE A e B – Se i negozi soffrono una carenza di vendite neanche i titolari di bar e locali per la ristorazione possono dirsi soddisfatti: «Abbiamo un bel contenitore esteticamente ma vuoto all’interno, la neo piazza della Repubblica divide a metà i commercianti tra quelli di serie A, a cui vi è stata data la possibilità di avere i tavolini fuori, e quelli di serie B che rientrano nella zona vietata. Una disposizione che comunque non ha fatto aumentare le vendite, ma ha creato solo polemiche. Se prima – conclude il presidente Ascom –  gli esercenti ricevevano un minimo di ossigeno con le fiere e i mercatini che attiravano gente, ora il divieto agli eventi imposto dal Comune ha limitato anche questo con il risultato che non è stato ancora varato il piano organizzativo e il cuore pulsante della città, il fulcro della vita commerciale resta privo di eventi».