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POZZUOLI/ Rifiuti tossici nel lago Lucrino, i Verdi contro l’Arpac « Hanno reso nota una relazione vecchia»

POZZUOLI/ Rifiuti tossici nel lago Lucrino, i Verdi contro l’Arpac « Hanno reso nota una relazione vecchia»
  • Pubblicato30 Novembre 2013
Il lago Lucrino di Pozzuoli

POZZUOLI – Dopo la notizia delle analisi da parte dell’Arpac che scongiurerebbero la presenza di elementi che posso ricondurre a rifiuti tossici, arriva la secca replica da parte dei Verdi ecologisti che definiscono il risultato portato a conoscenza dall’Arpac “vecchio”. «La relazione dell’ Arpac sui laghi flegrei resa nota stamane – dichiara l’ esponente Nazionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli – è vecchia, risale al 1 luglio scorso. Non si capisce perchè non è stata pubblicata subito dopo le dichiarazioni del boss Schiavone e si è aspettato tutto questo tempo. In ogni caso noi chiediamo che siano scandagliati i fondali del lago d’ Averno l’ unico posto dove i clan potevano nascondere indisturbati negli anni dei rifiuti speciali».

 

PERPLESSITA’ – «Sulla possibilità invece che fosse stato utilizzato dalla camorra il lago Lucrino – continuano il membro dell’ esecutivo nazionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli ed il capogruppo del Sole che Ride al comune di Pozzuoli Paolo Tozzi che da anni si battono per la riqualificazione di questi specchi d’ acqua – abbiamo sempre avuto delle forti perplessità. Infatti il lago costeggia una strada principale dei Campi Flegrei ed è illuminato 24 ore su 24 ma soprattutto il massimo della profondità è di circa 2 metri. Troppo poco per depositare rifiuti tossici e tenerli nascosti. Inoltre nel 2011 su nostra pressione la Provincia di Napoli e la Regione Campania intervennero per risistemare una parte dei fondali che avevano formato un “mammellone” di sabbia al centro del lago. Se ci fossero stati rifiuti speciali li avrebbero già trovati. In ogni caso è davvero scandaloso che solo oggi si fanno le verifiche sulle rivelazioni di tanti anni fa del Boss Schiavone. Ci auguramo che qualcuno paghi per tanta negligenza e superficialità e soprattutto per aver permesso ai clan di continuare a sversare di tutto senza verificare e allertare popolazioni locali».

 

SCANDAGLIARE IL LAGO D’AVERNO – «A nostro avviso – concludono i due ambientalisti che a inizio novembre organizzarono anche una protesta sui laghi flegrei –  l’ Averno che dovrebbe essere monitorato e scandagliato con maggiore attenzione. Infatti nel  2010 questo lago fu sottratto al clan dei casalesi che aveva utilizzato dei prestanome per acquistarlo. Addirittura gli agenti della Dia lo sequestrarono in esecuzione di un decreto della Dda. Il più suggestivo dei laghi dei campi Flegrei è profondo, molto ampio rispetto agli altri specchi d’ acqua della zona, privo di illuminazione pubblica ed isolato. Perfetto insomma per vomitare nei fondali qualsiasi tipo di rifiuto».