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POZZUOLI/ Piscina comunale di Lucrino, l’sos: «Rischia di fare la fine del mercato del pesce»

POZZUOLI/ Piscina comunale di Lucrino, l’sos: «Rischia di fare la fine del mercato del pesce»
  • Pubblicato18 Dicembre 2017

POZZUOLI – Per il MoVimento 5 Stelle più di qualcosa non quadra nella “Odissea” della Piscina Comunale “Enzo D’Angelo” di Lucrino che, nonostante gli annunci di imminente riapertura del Sindaco Figliolia, oggi resta ancora chiusa. È stata avanzata una richiesta di accesso agli Atti ed è stata presentata un’interrogazione al Sindaco. La vicenda della Piscina Comunale “Enzo D’Angelo” di Lucrino è una vera e propria Odissea, che non sembra avere fine. L’impianto oggi è ancora chiuso e non se ne conoscono le ragioni. Eppure a Marzo scorso, in un comunicato stampa, il Sindaco Figliolia annunciava la sottoscrizione del contratto con l’associazione d’imprese vincitrice della gara, la consegna dei lavori entro 10 giorni e relativa ultimazione entro ulteriori 45 giorni.

Domenico Critelli

SOPRALLUOGO – «Nei giorni scorsi abbiamo fatto un sopralluogo alla Piscina, siamo a Dicembre 2017 e l’impianto non solo è chiuso, ma non c’è neanche traccia dei lavori in corso. Un enorme danno non solo per i cittadini, che non possono usufruire della struttura, ma anche per le casse comunali a causa dei mancati introiti e delle continue spese.» ha dichiarato il Consigliere del M5S, Domenico Critelli. I lavori di riqualificazione dell’impianto, finanziati con 1,5 milioni di euro di fondi FAS, hanno inizio nel 2008, vengono ultimati nel Luglio del 2012, ma certificati solo tra Luglio e Settembre 2014. Nel mezzo: sospensioni per sopraggiunte interdittive antimafia, ricorsi al Tar, varianti in corso d’opera, cedimenti strutturali, affidamenti per manutenzioni, ulteriori spese per installazione di sistemi antintrusione e videosorveglianza.

LA VICENDA – A lavori non ancora certificati viene indetto il primo bando di gara (base d’asta 180.000€) che si chiude ad Ottobre 2012 con l’aggiudicazione provvisoria della concessione ad un canone annuo di 190.000€. A Marzo 2013, in seguito a ricorsi, l’Amministrazione procede, in autotutela, all’annullamento della gara. A Maggio 2013 parte la seconda gara con base d’asta fissata stavolta a 90.000€. Ad Agosto 2013 l’aggiudicazione provvisoria con un’offerta di 105.000€ annui. Il contratto viene firmato solo nell’Ottobre del 2014. Per la gioia di tutti, dopo 7 anni, la Piscina riapre, ma il tutto dura solo circa 16 mesi. Il concessionario, a causa degli elevati costi di gestione, decide di rescindere il contratto. Un terzo bando ad Aprile 2016, con base d’asta a 60.000€, va deserto. Ad Agosto 2016 l’Amministrazione Figliolia ci riprova, ribassando a 40.000€ il canone minimo di offerta, ma chiede ai partecipanti di presentare un progetto di riqualificazione energetica della struttura. Il 1° Dicembre 2016 avviene l’aggiudicazione provvisoria per 10 anni con un canone annuo di circa 45.000€. Poi il Comunicato del Sindaco che annunciava l’imminente riapertura e subito dopo il nulla.

LA DENUNCIA – «In 5 anni e mezzo di Amministrazione Figliolia la Piscina è stata aperta per soli 16 mesi. Più di qualcosa non quadra ed anche su questo abbiamo deciso di vederci chiaro. Abbiamo fatto richiesta di accesso agli atti, abbiamo presentato un’interrogazione al Sindaco ed in caso di irregolarità ci rivolgeremo alle autorità competenti – ha sottolineato il Consigliere del M5S, Antonio Caso, che aggiunge concludendo – La Piscina va restituita subito ai cittadini. Ci auguriamo di non trovarci di fronte ad un caso simile a quello del mercato alla minuta finito sotto sequestro.»