POZZUOLI/ Nuovo strappo nella maggioranza: dopo la lettera al sindaco i sei disertano incontro al comune
POZZUOLI – Dopo la lettera sono passati ai fatti i sei consiglieri in rotta col sindaco Gigi Manzoni “reo” di aver dato vita al terzo rimpasto di Giunta senza interpellare le forze di maggioranza. Questa mattina Volpe (+Europa), Morra (Spazio Flegreo), Cossiga (Pozzuoli Libera) e Sebastiano (Italia Viva) in qualità di capigruppo (ed in rappresentanza degli altri due firmatari Russo e Pisano) hanno disertato l’incontro organizzato da Manzoni che avrebbe voluto ricucire lo strappo. Ai sei non sarebbe andata giù la modalità della “convocazione” allargata anche agli altri capigruppo (Testa per il PD, Pastore per “Pozzuoli al Centro” e Andreozzi per “Europa Verde”). “Se non ti inviamo una riservata tu non puoi rispondere con una riunione allargata a tutti” è stato, in estrema sintesi, il pensiero dei sei che hanno preferito non raggiungere la stanza del sindaco.
LA TENSIONE – Una mossa che ha ulteriormente alzato la tensione all’interno della maggioranza e che tende ad “alzare la posta” in termini di peso specifico all’interno della squadra di governo. I sei, infatti, rivendicano a nome dei propri gruppi, maggiore coinvolgimento nelle scelte e nella conduzione del programma politico-amministrativi scritto sei mesi fa, alla vigilia dell’allargamento della maggioranza. Cosa che finora non è avvenuta: Manzoni è accusato, tra le altre cose, di aver riaperto le porte a Gennaro Pastore e ai consiglieri di “Pozzuoli al Centro” che appena sei mesi fa avevano sbattuto la porta urlando “No alle poltrone” per poi fare dietrofront in cambio dell’ingresso di Vittorio Gloria in Giunta, mossa finalizzata ad accontentare le mire di Vitale Di Dio il quale punta a consolidare la sua posizione ad Agnano-Pisciarelli, quartiere diventato una sorta di “feudo elettorale” per l’imprenditore che finora sembra non aver lasciato il segno in consiglio comunale. Tornando a Manzoni e ai sei, il gelo va avanti: per i prossimi giorni sono attese nuove mosse: mediatori sono al lavoro con lo scopo di riavvicinare le parti per evitare una pericolosa crisi che potrebbe aprire scenari clamorosi.
























