POZZUOLI/ Nuova Giunta, il passo indietro di Ismeno vittima di una inaccettabile ondata di fango social

POZZUOLI – Il colpo di scena è arrivato domenica sera. Nella pec inviata al presidente del consiglio comunale Mimmo Pennacchio non c’erano solo le dimissioni, atto formale propedeutico alla nomina ad assessore, bensì parole di addio. Saluti e ringraziamenti al sindaco, ai consiglieri comunali, agli assessori, alla segreteria generale e in particolar modo ai dipendenti comunali “che consentono il magnifico funzionamento della macchina amministrativa, a partire dai dirigenti fino al semplice dipendente, in special modo in questo periodo difficile”. Un commiato a firma di Paolo Ismeno che lasciava spazio a poche interpretazioni. Tradotto: Ismeno ha fatto un passo indietro, non ha accettato l’incarico da assessore, ma ha tenuto fede all’accordo per la nuova maggioranza presentando le dimissioni da consigliere comunale facendo spazio ad Enrico Russo.
L’OPERAZIONE – Dopo la mail è iniziata una lunga trattativa o, meglio, una disperata opera di convincimento per chiedere a Ismeno di accettare l’incarico. Ieri mattina al Rione Terra il sindaco e i suoi più stretti collaboratori hanno tentato di far cambiare idea al professionista designato a rivestire la carica di assessore al bilancio, senza però riuscirci. Troppo profonde sono le ferite morali che Ismeno porta addosso a causa di una deprecabile (per i toni utilizzati) campagna denigratoria messa in atto da un gruppo di suoi ex elettori che non vogliono accettare il suo passaggio nell’esecutivo di Manzoni. E qui si apre un altro capitolo.
LE OFFESE – Sicuramente quella di Ismeno può essere definita una scelta impopolare, insolita, ma che comunque non giustifica in alcun modo l’odio social vomitato addosso all’uomo, al politico e al professionista. E’ legittimo criticare, contestare, manifestare il proprio dissenso, ma non è assolutamente tollerabile offendere con termini che mirano a ledere la dignità di un individuo sfociando in attacchi alla sfera privata, familiare e lavorativa. Uno spettacolo indecoroso e vergognoso che, purtroppo, ancora una volta è andato in scena sui social, sulle pagine Facebook dei puteolani e nei commenti agli articoli pubblicati da Cronaca Flegrea. Odio che troppo spesso investe la stragrande maggioranza dei personaggi pubblici nazionali e locali e da cui non sono esenti nemmeno i giornalisti. C’è chi lo sopporta non dando peso e chi, legittimamente, come Paolo Ismeno non accetta questa vergognosa gogna mediatica che offende anche i sani valori del vivere civile e della democrazia.
LA SITUAZIONE – Questi sono dunque i motivi che si celano dietro alla scelta del sindaco Gigi Manzoni (anche lui troppo spesso vittima del fango social con attacchi che vanno ben oltre la critica politica) a congelare le deleghe che ieri mattina dovevano essere attribuite a Paolo Ismeno.