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POZZUOLI/ No alla musica neomelodica in cella per il killer dei Longobardi

POZZUOLI/ No alla musica neomelodica in cella per il killer dei Longobardi
  • Pubblicato7 Marzo 2023

POZZUOLI – Niente musica neomelodica in cella per Antonio Luongo, 44 anni, alias “Tonino ‘o pazz”, killer di Gennaro Longobardi. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione che ha respinto la richiesta detenuto che si trova recluso in regime di 41bis nel carcere di Opera, a Milano. Luongo è in carcere dal 2009 ed è accusato, insieme al pentito Lino Pagliuca, di aver ucciso nel 2008 Gennaro Perillo detto “Carichiello” al Rione Toiano e Michele Iacuaniello e Gennaro Di Bonito, a Monterusciello durante la faida tra i clan di Gennaro Longobardi e Gaetano Beneduce.

NO AI NEOMELODICI – Luongo attraverso il proprio avvocato aveva fatto richiesta di un lettore e di una serie di cd di cantanti neomelodici, ricevendo il diniego dai giudici che nelle motivazioni hanno scritto che “i testi di alcuni brani musicali del genere neomelodico veicolano messaggi di violenza ed esaltano l’adesione a stili di vita criminali sicché il loro ascolto si presenta del tutto incompatibile con il trattamento penitenziario che, tendendo alla risocializzazione del condannato, promuove valori e modelli di comportamento diametralmente diversi”. Inoltre gli ermellini hanno scritto che nel ricorso effettuato dall’avvocato di Luongo “non si prospetta nemmeno che i cd di musica neomelodica di interesse del detenuto siano estranei a quelli contenenti i citati messaggi negativi.”

LA VICENDA – Una sentenza che ha ribaltato quanto deciso dal Magistrato di sorveglianza che un anno fa aveva concesso l’acquisto dei cd, decisione a cui si era opposto da subito il Dap, che attraverso un reclamo al Tribunale di Sorveglianza di Milano aveva ottenuto la bocciatura dell’autorizzazione. Fino al no della Cassazione che ha messo la parola fine sulla diatriba.