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POZZUOLI/ Manzoni tra i “mal di pancia” è pronto a varare la nuova Giunta: 3 assessori fuori, Pastore «accontentato». E Maione gli strizza l’occhio

POZZUOLI/ Manzoni tra i “mal di pancia” è pronto a varare la nuova Giunta: 3 assessori fuori, Pastore «accontentato». E Maione gli strizza l’occhio
  • Pubblicato23 Agosto 2023

POZZUOLI – E’ in dirittura d’arrivo la Giunta-bis targata Manzoni. Dopo appena 14 mesi di consiliatura il sindaco è costretto a correre ai ripari per dare un nuovo slancio alla squadra di governo. Il rimpasto è pronto e tre assessori, come ampiamente annunciato nei mesi scorsi, salvo clamorosi colpi di scena, andranno via: sono Alba Lasorella (ambiente), Lucia Coppola (politiche sociali) e Antonio Buonaiuto (lavori pubblici). Manzoni però vuole andare oltre e verifiche saranno avviate anche su tutti gli altri assessori: Bandiera, Monaco, Festa e Zazzaro. L’intervento arriverà nella seconda metà di settembre, ma la strategia è delineata già. Vittorio Festa (istruzione) e Titti Zazzaro (commercio) godono dello status di eletti in consiglio comunale e rimuovere chi si è dimesso per ricoprire il ruolo di assessore è sempre decisione molto delicata. La sensazione è che i due continueranno a sedere in Giunta, anche se qualche riflessione è stata avviata sulla posizione della Zazzaro anche in virtù della spaccatura all’interno dei Verdi, che vede Andreozzi da una parte e Pafundi dall’altra.

IN BILICO – Dovrebbe restare al proprio posto anche Filippo Monaco (vicesindaco), nonostante il “non successo” degli spettacoli estivi costati un botto e che non sono serviti a rilanciare l’immagine della città di Pozzuoli, così come era avvenuto invece a Natale con la riapertura del Rione Terra. Confusione, spettacoli a pagamento e gratis che si sono accavallati (questi ultimi inseriti postumi), la scarsa comunicazione, il flop della riapertura estiva del InRione Terra, la mancata kermesse di Ferragosto alla Darsena hanno fatto storcere il naso a più di un fedelissimo del sindaco che siede ai piani alti di via Tito Livio. Su Monaco pesa anche la crisi politica che ha decimato il suo movimento e che lo ha costretto a sacrificare proprio Alba Lasorella per salvare “capra e cavoli”. Su Giacomo Bandiera (governo del territorio) invece è in corso un’altra riflessione: voluto dal sindaco, apprezzato per serietà e competenze, potrebbe essere vedere interrotta la propria esperienza solo nel caso in cui sarà richiesto un sacrificio per trovare un equilibrio qualora dovesse nascere il nuovo PD a Pozzuoli. Un discorso che, al momento, sembra futuristico.

GLI INGRESSI – Con un piede e mezzo in Giunta si trova già l’ex dirigente comunale Mino Cossiga (in quota Pozzuoli Libera), mentre Pastore e Di Dio (Pozzuoli al Centro) hanno già il nome che dovrà sostituire Alba Lasorella. L’ex delfino di Monaco, dopo al scissione da “Uniti per Pozzuoli”, è riuscito a portare il risultato a casa ottenendo un riconoscimento in termini di visibilità e di presenza in Giunta da parte di Gigi Manzoni a cui, indirettamente, la frammentazione dei gruppi consiliari non può che fare solo bene per la serie “Meglio Monaco con un consigliere che Monaco con tre consiglieri”. Accontentate le coppie Pastore-Di Dio e De Simone-Cossiga, il terzo tassello sarà una via di mezzo, un “ibrido” che il sindaco sceglierà insieme a una serie di consiglieri che al momento si trovano nella cosiddetta “terra di mezzo”. Un jolly, insomma, da spendere per “accontentare” politicamente l’Andreozzi di turno. Tra coloro che hanno qualche “mal di pancia” ci sono Salvatore Caiazzo, Rosaria Testa e Manuela D’Amico di Pozzuoli Democratica.

LA SPONDA – In questo allegro clima estivo, con i consiglieri e parte degli assessori al mare, sarebbe arrivato l’avvicinamento di Salvatore Maione a Gigi Manzoni. Il cinque volte consigliere comunale, lacerato da una minoranza che perde pezzi (Tozzi e Villani su tutti) attraverso una mediazione ha avviato una discussione diretta con il sindaco preludio, chissà, a una futura entrata in maggioranza.