POZZUOLI/ Manzoni prepara il rimpasto di Giunta: via Attore e Bandiera al Rione Terra, Caiazzo verso la nomina da assessore
POZZUOLI – Gigi Manzoni si prepara a un nuovo rimpasto di Giunta. Un anno dopo aver salutato Lasorella, Buonaiuto e Coppola è pronto a nuovi avvicendamenti per un esecutivo che cerca il definitivo slancio. La squadra di Manzoni fatica, appiattita (al netto di qualche individualità) su una gestione ordinaria che non può essere giustificata solo ed esclusivamente dal bradisismo. I limiti ci sono e il sindaco lo ha capito: deleghe importanti come Ambiente, Bilancio, Polizia Municipale devono finire nelle mani giuste, alleggerendo così anche il carico di lavoro e di responsabilità dello stesso Manzoni e del suo super-assessore Elio Buono. A questo quadro si aggiunge poi la situazione politica: Gigino si sente leader del Partito democratico, vuole mettere le radici e costruire il partito dandogli un futuro solido, sia in consiglio comunale che fuori.
IL PD – Ha già in caldo il segretario (che salvo dietrofront sarà Alberto Scotto Di Carlo), ed è pronto anche ad aprire a Marzia Del Vaglio e a Paolo Ismeno. Qualche approccio con i due c’è stato già, ma il divario tra le parti è difficilmente colmabile. Marzia è componente nazionale dei dem, figura apprezzata e da qualche parte indicata anche come prossima candidata a sindaco. Fare sintesi con l’altra parte del Pd dunque non è facile. Prima o poi i due consiglieri saranno chiamati a fare una scelta: in maggioranza con il Pd o all’opposizione senza Pd. Ovviamente parliamo di uno scenario teorico, viste le mille contraddizioni che il Partito Democratico di Pozzuoli ha regalato a iscritti ed elettori negli ultimi anni. A questo scenario, poi, c’è da aggiungere la variabile Figliolia che tornerà al prossimo consiglio comunale.
CHI ENTRA – Intanto «Dopo il congresso del Pd» è ormai diventato un mantra, lo spartiacque tra passato e presente. Una sorta di anno zero. Tornando alla Giunta Manzoni guarda al rimpasto come un momento di sintesi anche politica: un Pd forte a guida di una coalizione composta da 2-3 forze. Allora per forza di cose bisognerà aprire a chi per tanti anni ha “tirato la carretta” per i dem sia in consiglio comunale che nel partito: ed è il caso di Salvatore Caiazzo, accreditato numero uno ad entrare in Giunta.
GLI ADDII – Fermo restando che nell’esecutivo c’è una poltrona vuota, Caiazzo sarà accompagnato da due donne che prenderanno il posto di Anna Attore (ambiente) e Giacomo Bandiera (governo del territorio). Se per la prima si tratta di una bocciatura, per il secondo dovrebbe trattarsi di un avvicendamento concordato: il cilentano d’azione, infatti, è tra i nomi di coloro che andranno a costituire la Fondazione Rione Terra, creatura annunciata da Manzoni da oltre due anni fa. Per Attore, invece, che ha preso il posto della sempre presente e attenta Alba Lasorella, si tratta di un addio definitivo che inguaia anche il suo sponsor politico Gennaro Pastore a cui sarà presentato il conto dopo il flop della sua assessora.
CHI RESTA – Resta in piedi invece il vicesindaco con delega al turismo e allo sport Filippo Monaco nonostante le tante e note vicende politiche ed extrapolitiche, mentre sono confermati Tizzi Zazzaro (attività produttive) e Vittorio Festa (istruzione). Vacilla anche la posizione di Fabiana Riccobene (politiche sociali): su di lei incombono gli equilibri tra Sandro Cossiga, il sindaco e il Pd: l’ingresso di “Sandro Magno” tra i dem, infatti, potrebbe dare vita a ulteriori cambiamenti.