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POZZUOLI/ Finanzieri al comune: l’ombra della Corte dei Conti sui rimborsi ai consiglieri

POZZUOLI/ Finanzieri al comune: l’ombra della Corte dei Conti sui rimborsi ai consiglieri
  • Pubblicato15 Dicembre 2025

POZZUOLI – Non c’è solo la crisi politica e l’incubo scioglimento a destare preoccupazione: su Pozzuoli ora aleggia anche l’ombra della Corte dei Conti che da tempo ha acceso i riflettori sui rimborsi ai datori di lavoro di alcuni consiglieri comunali. Vicenda delicata, che nei giorni scorsi ha visto la Guardia di Finanza tornare negli uffici comunali di via Tito Livio, al Rione Toiano, per acquisire ulteriore documentazione. Inchiesta partita nei mesi scorsi, i finanzieri hanno visitato anche le sedi delle aziende private che hanno assunto nove dei consiglieri costati 594mila euro nei primi due anni e tre mesi di mandato. Soldi versati come rimborsi per le assenze dal posto di lavoro, spettanze liquidate in base al tempo che impiegano per partecipare ai consigli comunali e sulla base delle certificazioni di presenza dei dipendenti-consiglieri alle commissioni consiliari permanenti.

I CASI – Nel mirino sono finiti anche contratti e rapporti di lavoro, le tempistiche di assunzione, i fatturati delle aziende e i rimborsi mensili che, in alcuni casi, sono arrivati a raggiungere quota settemila euro. Incrociati anche foto e post pubblicati sui social con le date e gli orari di partecipazione alle commissioni consiliari. Diversi sono i casi finiti all’attenzione: tra questi ci sono il rimborso medio di 6.500 euro mensili per un consigliere che figura come unico dipendente di un’azienda che ne ha fatturati appena 20mila nel 2023 e 40mila nel 2024 a fronte di un CUD annuo che sfiora quota 80mila euro annui; oppure i 115mila euro versati in due anni a una ditta che due mesi dopo le elezioni aveva messo a libro paga di un altro membro del consiglio comunale che oggi, con uno stipendio medio di 5mila euro, ha trovato lavoro presso una nuova azienda.