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POZZUOLI/ Figliolia contro la nomina del capo di gabinetto «Inaccettabile»

POZZUOLI/ Figliolia contro la nomina del capo di gabinetto «Inaccettabile»
  • Pubblicato24 Gennaio 2023

POZZUOLI – «Sulla nomina del Capo di Gabinetto di Pozzuoli credo sia necessario fare una riflessione, a partire dall’entità della retribuzione. Questa figura, in carica per 12 mesi, eventualmente prorogabili, guadagnerà 11mila euro lordi al mese. Un compenso inaccettabile non soltanto per il momento storico che stiamo attraversando, ma soprattutto se si considera che il risanamento delle casse del Comune di Pozzuoli, un tempo in dissesto economico, ha richiesto uno sforzo senza precedenti da parte di tutti.» È quanto fa sapere l’ex sindaco di Pozzuoli, oggi consigliere di opposizione, Vincenzo Figliolia in merito alla nomina a capo di gabinetto di Elio Buono.

L’ ACCUSA – «Altrettanto discutibili – prosegue Figliolia- sono i requisiti previsti dal bando scaduto lo scorso 7 gennaio. Per ricoprire un ruolo inquadrato nella categoria di Dirigente, veniva richiesto un diploma di scuola secondaria Superiore, un’adeguata conoscenza della lingua italiana ed esperienza politica. Un paradosso visto che ai nostri giovani vengono richiesti, per l’accesso ai concorsi pubblici, sempre più titoli e qualifiche. Senza contare che, con i passati concorsi pubblici, sono stati assunti per ruoli dirigenziali numerosi giovani laureati altamente qualificati tra i quali si sarebbe potuto scegliere il nuovo Capo di Gabinetto, evitando di sperperare i soldi pubblici.»

I SOSPETTI – «Infine, la nomina di questa figura, il cui nome circolava sin dalla pubblicazione del bando, non ha sorpreso nessuno, tutt’altro. Questa scelta, evidentemente figlia di promesse fatte in campagna elettorale, non ha fatto altro che rendere più fondati i sospetti di quanti hanno pensato che fosse già stato tutto deciso sin dall’inizio. La vicenda della nomina del Capo di Gabinetto – conclude l’ex primo cittadino – getta un’ombra sull’operato di quest’Amministrazione che si rivela, con il passare del tempo, sempre più discutibile. Continuerò a far sentire la mia voce ogni qualvolta sarà necessario, perché non posso tollerare che vengano perpetrati tali soprusi ai danni della mia terra e dei miei concittadini.»