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POZZUOLI/ Estorsioni e droga a Monterusciello: lascia il carcere il ras Peppe Chiaro

POZZUOLI/ Estorsioni e droga a Monterusciello: lascia il carcere il ras Peppe Chiaro
  • Pubblicato3 Giugno 2025

POZZUOLI – Dopo quasi otto mesi di detenzione lascia il carcere il ras di Monterusciello e Quarto, Peppe Chiaro, 49 anni, uomo di fiducia dei boss Gennaro Longobardi e Salvatore Cerrone “o biondo”. Il Gip del Tribunale di Napoli, Gianluigi Visco, ha accolto l’istanza per gli arresti domiciliari formulata dall’avvocato Luca Gili. Chiaro era stato arrestato nell’ottobre del 2024 insieme ad altre dieci persone per estorsione: in particolare, la banda era specializzata in furti d’auto e cavalli di ritorno a Licola, Toiano e Monterusciello e nello spaccio di droga. Proprio a casa del 49enne i militari, durante la perquisizione avvenuta nelle fasi dell’arresto, avevano trovato circa 700 grammi di hashish suddivisi in panetti.

IL CLAN – Pluripregiudicato, Peppe Chiaro “vanta” un lungo curriculum da camorrista: nel 2010, già detenuto, finì nella maxi inchiesta anti camorra Penelope insieme ad altri 83 affiliati ai clan di Pozzuoli e Quarto. Secondo l’inchiesta e i racconti dei pentiti il 49enne rispondeva al gruppo dei quartesi, fedeli ai boss Salvatore Cerrone e Gennaro Longobardi, ed aveva i compiti di attuare le estorsioni e di occuparsi degli omicidi e dei ferimenti. Tra i ferimenti “eccellenti” spicca quello ai danni di Giovanni Illiano detto “fasulillo”, avvenuto tra i palazzi popolari dei ‘600 alloggi. Secondo l’accusa Chiaro faceva parte del commando inviato dai Longobardi per uccidere a Illiano a quei tempi capo piazza per conto del boss Gaetano Beneduce. Da oggi Chiaro è ai domiciliari in attesa della sentenza di primo grado del processo che lo vede alla sbarra per droga e racket.