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Cronaca Pozzuoli Primo Piano

POZZUOLI/ Dello Iacolo junior punito dai veterani del clan: raffica di proiettili per ucciderlo

POZZUOLI/ Dello Iacolo junior punito dai veterani del clan: raffica di proiettili per ucciderlo
  • Pubblicato6 Dicembre 2022

POZZUOLI – La missione era ammazzare, eliminare quel giovane che negli ultimi tempi si stava affermando negli ambienti della criminalità organizzata a capo di un clan di giovanissimi. Dopo l’avvertimento dei mesi scorsi, con quattordici colpi di pistola sparati sotto la sua casa, ieri era arrivata la sentenza di morte. Sono stati almeno dieci i colpi sparati dai sicari per ammazzare Gennaro Dello Iacolo, 21 anni, il figlio del ras di Reginelle Pasquale detto “Pasqualone”, il bersaglio numero uno dell’agguato in cui è stato gambizzato anche il 17enne C.A., anch’egli imparentato con esponenti della mala locale. I due sono stati raggiunti in via Reginelle da uomini con i volti coperti da passamontagna e caschi integrali a bordo di una Fiat Panda.

I MANDANTI – Dietro alla missione di morte ci sono il controllo delle piazze di spaccio e le estorsioni ai commercianti di Monterusciello, su cui aveva messo le mani la banda di Dello Iacolo che con spavalderia e violenza si stava facendo spazio nel quartiere, approfittando dei recenti arresti di Emilio Capasso, Gennaro Cammino, Ferdinando Aulitto, Anthony Izzo e dei pentiti Gennaro Alfano e Silvio De Luca, i vertici di tre gruppi criminali che agivano a Toiano e Monterusciello. Dello Iacolo e compagni, però, non avevano fatto i conti con i quartesi, i cosiddetti “Amici del Bivio” uomini del boss Salvatore Cerrone che a Monterusciello hanno diverse alleanze con vecchi affiliati ai Longobardi-Beneduce. Questo lo scenario dietro all’agguato per ammazzare il figlio di “Pasqualone”, anch’egli gambizzato tre anni fa durante la “faida dei parcheggi”. Il giovane ora è ricoverato in terapia intensiva presso l’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli dove ieri è stato sottoposto a un intervento chirurgico per i colpi di pistola ricevuti al torace e alle gambe. Intanto c’è fermento a Monterusciello dove c’è chi urla alla vendetta e dove si teme una nuova faida di camorra.