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POZZUOLI/ Corruzione per l’appalto Rione Terra, perquisita anche la casa del sindaco

POZZUOLI/ Corruzione per l’appalto Rione Terra, perquisita anche la casa del sindaco
  • Pubblicato28 Aprile 2022

POZZUOLI – Le auto ‘civetta’ della Guardia di Finanza di Napoli sono arrivate anche nel centro cittadino di Pozzuoli. I militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria hanno perquisito, infatti, l’abitazione del sindaco Vincenzo Figliolia, indagato per turbativa d’asta e corruzione dalla Procura di Napoli nell’ambito di un’inchiesta relativa al progetto di recupero del Rione Terra. L’operazione è scattata nella mattinata di ieri quando le fiamme gialle, dirette dal colonnello Ermete Liberatore, insieme agli uomini della Squadra Mobile, sono entrati sia negli uffici del sindaco e del segretario generale del Comune di Pozzuoli al Rione Toiano che nell’appartamento del primo cittadino per acquisire e sequestrare i documenti relativi ai bandi di gara per l’affidamento in concessione del patrimonio immobiliare del lotto A del Rione Terra; la concessione per venti anni del parcheggio multipiano di via Napoli e dell’ex Cava Regia.

LE INDAGINI – Secondo gli inquirenti – i sostituti procuratori Stefano Capuano della Dda di Napoli e Immacolata Sica della II Sezione Pubblica Amministrazione della Procura della Repubblica – la fascia tricolore di Pozzuoli avrebbe ricevuto denaro e la promessa di posti di lavoro per favorire la società vincitrice dell’appalto. Nel bando è stata, però, comunque prevista l’assunzione di lavoratori residenti a Pozzuoli. Insieme a Figliolia risultano indagati anche altri soggetti. Tra loro figurerebbero un funzionario della Regione e il titolare di fatto e di diritto di una delle società che ha partecipato alla gara d’appalto. L’inchiesta molto articolata ha preso le mosse da un’attività di indagine, partita nella primavera dello scorso anno e relativa al titolare di una società che ha partecipato alla gara d’appalto per l’affidamento del primo lotto dell’antica rocca di Pozzuoli.

LA DIFESA – «Il sindaco è molto turbato da quanto accaduto, ma mi ha assicurato che le operazioni sono state condotte in assoluta regolarità – dichiara l’avvocato Luigi De Vita, legale del primo cittadino – Il progetto di recupero del Rione Terra rappresenta il fiore all’occhiello di dieci anni di amministrazione. Il piano economico dell’azienda prima classificata è stato fatto verificare e mi auguro che presto si possa dimostrare la correttezza dell’azione amministrativa. Non escludiamo – conclude il legale – il ricorso al tribunale del Riesame».