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POZZUOLI/ Concorso truccato nella Penitenziaria: uno dei tre arrestati è di Monterusciello

POZZUOLI/ Concorso truccato nella Penitenziaria: uno dei tre arrestati è di Monterusciello
  • Pubblicato16 Febbraio 2019

POZZUOLI – Sono accusati di aver organizzato una truffa durante il concorso per il reclutamento, nel 2016, di 400 allievi agenti del corpo di polizia penitenziaria, divulgando materiale riservato tramite un soggetto legato alla società che si era aggiudicata l’appalto per l’elaborazione, la stampa e la fornitura dei questionari da utilizzare alla prova scritta. Con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata in danno dello Stato il Nucleo investigativo centrale della Polizia penitenziaria (Nic) e i militari del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, hanno posto agli arresti domiciliari tre persone. Si tratta di Dario Latela, residente a Monterusciello; Daniele Caruso di Marcianise e di Carolina Caiazzo di Nola.

LE INDAGINI – Le indagini hanno consentito di acquisire gravi indizi sulla divulgazione di materiale concorsuale riservato ad opera di un soggetto legato da rapporti di lavoro alla Intesistemi spa di Roma, la società che si era aggiudicata l’appalto per l’elaborazione, la stampa e la fornitura dei questionari da utilizzare per la prova scritta, tenuta a Roma dal 20 al 22 aprile 2016. I destinatari dei provvedimenti, come le persone già colpite da misura restrittiva il 17 ottobre 2018 (Sabato Vacchiano, Giuseppe Fastampa, Luigi Masiello, Ciro Fiore e altri) e altri loro stretti collaboratori, avevano poi venduto questo materiale a un numero consistente di candidati.

LO STRATAGEMMA – Alcuni concorrenti erano stati scoperti durante lo svolgimento della prova scritta con sistemi di comunicazione a distanza (auricolari, telefoni cellulari, ecc), cover di telefonini, braccialetti che riproducevano le sequenze di risposte esatte ai questionari, t-shirt sulle quali erano state impresse risposte esatte sotto forma di simboli matematici. Il quadro indiziario, ritenuto dal giudice idoneo all’adozione dei provvedimenti ieri eseguiti, dovrà naturalmente ricevere la conferma dal contraddittorio già nella fase cautelare. Sono stati poi eseguiti due decreti di sequestro preventivo di un autoveicolo Hummer e di uno scooter di grossa cilindrata che si ritiene siano stati acquistati con i proventi delle attività delittuose contestate.

CANDIDATI INDAGATI – Completate le operazioni connesse alla esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare, si procedeva alla notifica di circa 160 avvisi di conclusione delle indagini nei confronti dei concorrenti che avevano fatto uso del materiale riservato, nonché di intermediari e di altri soggetti emersi in rapporti illeciti afferenti alla divulgazione dello stesso materiale con i principali indagati. Si ricorda che, in ragione della gravità dei fatti concernenti il concorso in questione, con suo provvedimento in data 22 giugno 2017, il Capo del Dipartimento della Polizia penitenziaria aveva annullato la relativa prova scritta disponendo la rinnovazione della medesima, espletata poi a luglio 2017.