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POZZUOLI/ Commissioni, guerra fratricida nella maggioranza: la triade Pastore-De Simone-Cossiga punta alla “scalata”

POZZUOLI/ Commissioni, guerra fratricida nella maggioranza: la triade Pastore-De Simone-Cossiga punta alla “scalata”
  • Pubblicato13 Febbraio 2024

POZZUOLI – Si è scatenata una guerra fratricida all’interno della maggioranza Manzoni che ha come teatro di battaglia le commissioni consiliari. Un paradosso se solo si pensa che appena un anno e mezzo fa sono stati eletti tutti nella stessa coalizione coloro che oggi si stanno sfidando a colpi di fioretto. La strategia utilizzata da alcuni consiglieri dietro alla riorganizzazione delle commissioni sembra avere una finalità ben precisa: far emergere le “carenze” dei colleghi per acquisire un maggiore peso specifico. La regia? Dei tre attuali presidenti delle commissioni consiliari: Gennaro Pastore, Sandro Cossiga e Lidya de Simone, fautori della proposta di passare da due a sei le commissioni. Ma andiamo con ordine.

I FLOP – Ad inizio consiliatura, per una questione di equilibri di maggioranza ed opposizione, l’amministrazione Manzoni aveva pensato di indire solo due commissioni consiliari a ventiquattro in maniera tale da poter sempre mantenere la maggioranza ed evitare di andare sotto con i numeri. Le commissioni, però, per aprire i lavori necessitano di un terzo dei partecipanti, quindi se sono da ventiquattro hanno bisogno della presenza di almeno otto consiglieri. Ma nelle ultime settimane, in diverse occasioni, la maggioranza non è riuscita ad organizzarsi con gli otto suoi rappresentanti facendole andare tutte deserte, comprese quelle di oggi. .

LA “STRATEGIA” – La proposta avanzata (e passata come linea generale) dalla triade composta da Cossiga, Pastore e De Simone adesso è quella di fare sei commissioni, cosa che ai più è parsa come una sorta di “tranello”. Infatti, l’interrogativo posto da alcuni colleghi oggi tra gli uffici di via Tito Livio è stato: “Se finora con due commissioni non si riusciva a garantire 1/3 dei consiglieri adesso come faremo con le commissioni triplicate?”. Ed ecco che spuntano i sospetti: secondo bene informati la strategia degli attuali presidenti è quella di ripartire le responsabilità in capo a più presidenti per poi fare emergere le varie criticità, visto che tra i nuovi presidenti ci saranno figure che non hanno ancora dimestichezza con la macchina amministrativa. Il fallimento, quindi, sembra preannunciato nonché propedeutico per una specifica strategia: far emergere le carenza interne alla maggioranza, in modo che i tre consiglieri più esperti (Sandro Cossiga, Gennaro Pastore e Lidya de Simone) possano aumentare il loro peso specifico in maggioranza e “avanzare” verso il sindaco.