Close
Pozzuoli

POZZUOLI/ Centro Iside e la doppia diagnosi: la nuova realtà all’avanguardia nel centro-sud Italia – LE FOTO

POZZUOLI/ Centro Iside e la doppia diagnosi: la nuova realtà all’avanguardia nel centro-sud Italia – LE FOTO
  • Pubblicato28 Novembre 2024

POZZUOLI – C’è una nuova realtà a Pozzuoli. E’ il centro Iside, comunità pronta ad accogliere 60 pazienti affetti da Doppia Diagnosi o Comorbidità, condizione che vede la coesistenza in medesimo individuo di un disturbo dovuto al consumo di sostanze psicoattive accompagnata da una seconda patologia. Il taglio del nastro è arrivato ieri mattina presso la struttura che sorge a Licola mare. «Paliamo di una delle poche realtà che ci sono in Italia e una delle pochissime presenti al centro-sud. Per noi sarà un riferimento visto che da ora in poi non saremo più costretti a trasferire fuori regione pazienti con problemi di ordine giudiziario e di doppia diagnosi. Tutto ciò rappresentare un risparmio e ci permetterà di avere un interlocutore diretto sul nostro territorio» ha spiegato Mario Iervolino, direttore generale dell’Asl Napoli 2 Nord presente insieme a Mario Casillo, capogruppo Pd alla Regione Campania; Luigi Manzoni, sindaco di Pozzuoli e don Luigi Merola che ha dato vita alla fondazione “A voce d’è creature”.

L’AD di Iside Angelo Lubrano

UNA REALTA’ – Iside è stato realizzato dal Centro Serapide di Pozzuoli in un fabbricato di quasi mille metri quadrati dove ci sono laboratori di cucina, di computer, musica-terapia, palestre, un orto e una biblioteca. Tra le attività destinate agli assistiti è prevista anche la “mindfulness”, forma di meditazione che porta il paziente a focalizzare l’attenzione sul momento presente e la consapevolezza di sé mediante un atteggiamento non giudicante. «Questa è una comunità che ha l’obiettivo di recuperare e riabilitare. Siamo proiettati con laboratori di recupero innovativi che danno la possibilità al paziente di fare un viaggio introspettivo, realizzati anche mediante il supporto di istruttori di yoga. – ha detto l’amministratore delegato Angelo Lubrano – la nostra utenza sarà relativamente giovane, segno anche dei tempi che cambiano e di un aumento, sempre più allarmante, delle dipendenze verso gioco e droghe delle fasce giovanili».

LA DOPPIA DIAGNOSI – Infine il direttore sanitario di Iside Giuseppe Tortorelli ha spiegato nei termini, in cosa consiste la patologia riconosciuta dall’OMS (Ordine Mondiale della Sanità): «La doppia diagnosi riguarda pazienti che hanno una patologia di interesse psichiatrico e che hanno dipendenze da alcol, gioco d’azzardo e droga. Si tratta di uomini e donne che sono in carico al SerD e ai centri di igiene mentale a cui è stata diagnosticata, ad esempio, una depressione a cui poi si è associata una dipendenza. Dunque due patologie concatenate che noi aiutiamo a fronteggiare».

LE FOTO