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POZZUOLI/ Campo container, i sindacati contro Figliolia «Sperpero di denaro pubblico»

POZZUOLI/ Campo container, i sindacati contro Figliolia «Sperpero di denaro pubblico»
  • Pubblicato23 Marzo 2018

POZZUOLI – Non ci stanno i sindacati di categoria Asia-Usb Napoli e Mutuo Soccorso alla proposta di aiuto messa in campo dall’Amministrazione Figliolia a favore delle famiglie del campo container di via Carlo Alberto Dalla Chiesa. In un comunicato stampa diffuso pochi minuti fa le organizzazioni hanno stigmatizzat

GLI AIUTI – Dopo settimane di silenzio riguardo la sorte degli abitanti del campo container di via Carlo Alberto Dalla Chiesa, veniamo a conoscenza, tramite alcune testate giornalistiche locali, di una delibera della Giunta comunale, emessa mercoledì 21 marzo, in cui vengono stanziate 250mila euro per convincere le famiglie a lasciare i containers infestati dall’amianto. La proposta messa in campo dall’Amministrazione Figliolia è la seguente: tutti gli abitanti che hanno un reddito Isee non superiore a 18mila euro verrà pagato un indennizzo una tantum di 3.000 euro. In più tutti coloro che “hanno un reddito Isee inferiore a 6.000 euro, oltre ai 3.000 euro dell’indennizzo una tantum riceveranno, ma soltanto per un anno, anche una cifra che varia dai 350 euro ai 650 euro al mese: 350 euro mensili fino a 2 occupanti per alloggio, 450 euro mensili da 3 a 4 occupanti, 550 euro da 5 a 6 occupanti, 650 euro da 7 occupanti in poi, con un ulteriore bonus di 50 euro mensili in caso di presenza di disabili purché non percepiscano l’assegno di accompagnamento.”.PROPOSTE NON VALUTATE – Prendiamo atto che l’amministrazione flegrea ed il suo sindaco non hanno preso in considerazione nessuna delle controproposte offerta degli abitanti e dai rappresentanti sindacali, e che nessun tavolo di confronto con le parti sociali è stato avviato in queste settimane. In seguito all’ordinanza di sgombero dello scorso gennaio abbiamo costruito e condiviso un percorso con altre istituzioni, quali la regione Campania, la Città Metropolitana, la Prefettura, l’ex I.A.C.P. e la Fondazione Banca di Napoli, per far si che tale emergenza sociale non ricadesse solo sulle spalle dell’Amministrazione Comunale di Pozzuoli, ente locale, che al pari di altri nel nostro paese, è stata soggetta in questi anni a pesanti tagli per le spese sociali e che quindi sono quasi impossibilitati a risolvere da soli problematiche del genere. Per tale motivo sin dall’inizio abbiamo provato a coinvolgere le altre istituzioni affinchè tale problematica non venisse affrontata solo dal sindaco Figliolia, ma che lo stesso avesse avuto bisogno dell’aiuto degli altri enti territoriali per risolvere l’emergenza. Tuttavia l’invito a voler costituire un tavolo interistituzione sulla questione ha sempre incontrato il rifiuto da parte del Comune di Pozzuoli che ha continuato a voler risolvere in solitaria la sorte degli abitanti dei container.

SPERPERO DI SOLDI – Il sindaco Figliolia si arrocca attorno alla proposta dei sussidi, che lo ripetiamo per l’enessima volta, non costituiscono una soluzione duratura e dignitosa per gli abitanti. Uno sperpero di denaro pubblico che potrebbe essere reinvestito in ristrutturazione di edifici abbandonati che potrebbe garantire la vera soluzione alternativa temporanea per le famiglie del campo container di via Carlo Alberto Dalla Chiesa. Per questi motivi chiediamo che tale proposta venga bocciata dal Consiglio comunale e che si apra un canale di confronto diretto tra esso, gli abitanti di via Carlo Alberto Dalla Chiesa e la città intera per trovare collettivamente una soluzione accettabile che rispetti il diritto alla casa e all’abitare. Mercoledi 29 marzo alle ore 11,00, in occasione del prossimo Consiglio Comunale, saremo in presidio presso il Comune di Pozzuoli per portare all’attenzione del consiglio cittadino le nostre ragioni e le nostre proposte alternative.