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POZZUOLI/ Bloccato mentre va in banca, rapinatori gli portano via 23mila euro

POZZUOLI/ Bloccato mentre va in banca, rapinatori gli portano via 23mila euro
  • Pubblicato21 Settembre 2013

POZZUOLI – Era a pochi metri dall’ingresso della banca quando i rapinatori lo hanno bloccato dopo averlo affiancato a bordo di un veicolo. A quel punto uno è sceso, ha aperto la portiera dell’auto e con uno scatto si è avventato su una busta contente 23 mila euro, somma degli incassi del distributore di benzina, che stava andando a versare in banca. Vittima un 22enne di Pozzuoli che per conto di un parente si stava recando a depositare la somma di denaro presso la  filiale della “Banca Popolare di Novara”, all’interno di un complesso commerciale al chilometro 59 di via Domitiana ad Arco Felice.

 

LA RAPINA – Il raid è avvenuto nella mattinata di venerdì.  Secondo le prime ricostruzioni la vittima, probabilmente pedinata per l’intero tragitto dal distributore alla banca, sarebbe stata bloccata dopo aver svoltato verso l’ingresso del polo commerciale. Approfittando della situazione, i malviventi avrebbero poi sbarrato la strada al 22enne costringendolo a rallentare per poi aggredirlo. Presi i soldi, si sarebbero dileguati dandosi alla fuga lungo la strada che da Arco Felice conduce agli ingressi della Tangenziale di Napoli.

 

LA TESTIMONIANZA – Sul posto gli inquirenti hanno ascoltato la testimonianza della vittima ed effettuato rilievi utili per risalire all’identità dei rapinatori «Quando sono arrivato ho visto gente intorno al giovane che era stato appena rapinato da due uomini a bordo di una moto che gli hanno portato via 23mila euro–  racconta  Angelo Schiano di Zenise, generale del corpo sanitario internazionale e proprietario del vicino centro commerciale –  Ci troviamo di fronte all’ennesima rapina per la quale ormai ogni commento è diventato superfluo. Siamo nel Far West, in una situazione diventata ormai insostenibile nonostante l’immenso sforzo delle nostre forze dell’ordine costretti a pagare a causa dei tagli decisi da uno Stato peggiore di quelli del quarto mondo».

 

GENNARO DEL GIUDICE