POZZUOLI/ «Banda delle Reginelle»: restano in carcere i quattro capi

POZZUOLI – Nessuno sconto per la «banda delle Reginelle», smantellata la scorsa settimana dai carabinieri della sezione operativa di Pozzuoli. Il Gip di Napoli, nei giorni scorsi, ha convalidato gli arresti di Luigi Sannino, 24 anni; del fratello Umberto, 20 anni; di Gennaro Dello Iacolo, 23 anni; e del 45enne Ciro Scognamiglio. I quattro erano finiti in manette all’alba di lunedì 2 ottobre, in seguito a un decreto di fermo, in quanto ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e porto di arma comune da sparo e tentata estorsione. Tutti attualmente sono detenuti nel carcere di Secondigliano.
LA NUOVA CAMORRA – Poco più che ventenni, ma già con numerosi precedenti penali alle spalle, i quattro si erano imposti sul territorio con violenza e ferocia dando vita al cartello “Sannino-Dello Iacolo”, con base operativa nel quartiere “Reginelle” di Monterusciello e lanciando un guanto di sfida ai vecchi affiliati ai Longobardi-Beneduce. Obiettivo: il controllo delle piazze di spaccio. Nel giro di pochi mesi, però, era arrivata la risposta dei veterani del clan che aveva portato alle gambizzazioni di Gennaro Dello Iacolo e Luigi Sannino e a una serie di stese di camorra nei pressi delle loro abitazioni. Fino agli arresti di nove giorni fa che hanno messo la parola fine sul nuovo cartello criminale nato e morto nel giro di poco.