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POZZUOLI/ Arrivano le ruspe, al via l’abbattimento dell’ecomostro “Vicienzo a Mare”

POZZUOLI/ Arrivano le ruspe, al via l’abbattimento dell’ecomostro “Vicienzo a Mare”
  • Pubblicato7 Febbraio 2022

POZZUOLI – Questa mattina sono iniziate le operazioni di abbattimento del manufatto ex “Vicienzo a Mare” sul lungomare di Pozzuoli. Un intervento importante che permetterà ai cittadini di beneficiare di una linea di costa libera e pulita. Per anni questo scheletro di cemento ha mortificato il territorio e il paesaggio. Quella dell’ex Vicienzo a Mare è una storia lunga e controversa, che prende origini nel 1600 quando i frati Cappuccini costruirono in quel punto il loro convento. Due secoli dopo la struttura fu lasciata per gli effetti del bradisismo e le erosioni del mare. A fine Ottocento un ristoratore la rilevò e ne fece una trattoria, che negli anni a seguire passò alla storia come “Vicienz a Mmare”, luogo ambito anche da noti registi come set cinematografico. Il ristorante chiuse nel 1973 e fu demolito. Ma negli anni Ottanta del secolo scorso i nuovi proprietari chiesero di ricostruire l’immobile per farne un centro polivalente, ma il progetto si fermò alla realizzazione dello scheletro di cemento, rimasto così fino ad oggi.

IN ARRIVO UNA PIAZZA A MARE – Dopo decenni di abbandono, nel 2013 l’amministrazione Figliolia decide di inserire il progetto dell’abbattimento tra gli interventi aggiuntivi del PIU Europa. Progetti che vengono accolti e finanziati dalla Regione Campania. In quello stesso periodo c’è una nota della Soprintendenza che sottolinea l’inattendibilità da un punto di vista paesaggistico dell’opera che si intendeva realizzare, rimarcando che la riqualificazione dell’area non potesse in alcun modo prescindere dall’abbattimento del manufatto. C’è quindi un primo tentativo di esproprio del manufatto ma i proprietari non accettano la proposta del Comune. Inizia così il contenzioso sulla liceità edilizia dell’opera: il Tar dà ragione al Comune, mentre il Consiglio di Stato in ultima analisi ribalta la decisione, affermando che l’opera non è abusiva e per essere abbattuta devono essere prima risarciti i proprietari. Poi nel dicembre 2020 la decisione definitiva del Consiglio comunale, che approva la “variante semplificata” che permette di giungere alla demolizione dell’ecomostro. Al suo posto ci sarà una piazza a mare con passeggiata, panchine e una fontana.