POZZUOLI/ Ancora pioggia di medaglie per il Team Popeye
SAN GIORGIO JONICO (TA)– Lontano dalle luci della ribalta c’è una Pozzuoli che lotta, nel vero senso della parola, e che con passione, correttezza e sudore, attraverso lo sport, nel suo piccolo, si sta togliendo molte soddisfazioni: parliamo del Team Popeye, protagonista assoluto al Campionato Interregionale Sud Italia di Kickboxing, andato in scena lo scorso 12 febbraio al Palazzetto dello Sport di San Giorgio Jonico. Pioggia di medaglie per i fighters puteolani, ben 17 giunti sul podio, su 18 iscritti, e pass assicurato per le prestigiose gare nazionali Criterium e Coppa del Presidente che si terranno a Rimini il 18 e 19 marzo.
I MEDAGLIATI– Sul tatami pugliese sono andati a medaglia quasi tutti i tesserati del team Popeye. Allenati dai maestri Nicola Varchetta e Mario Di Martire, nella disciplina Point Fighting, Michelangelo Testa, Sara Baldini, Giuseppe Causa e Vincenzo Di Bonito, oro nelle rispettive categorie, e podio per Gennaro Di Costanzo, Michele Tafuto e Fiorella Ferrara. Nelle vesti di atleta, tra i senior, Mario Di Martire si è classificato terzo riuscendo a strappare il pass per il Criterium. Sotto la guida del maestro Marco Balestrino, gradino più alto del podio per Alberto D’Avascio nella categoria junior e bronzo per Massimo Botti, anch’esso qualificato al Criterium. Per il maestro Salvatore Loffredo, oro per Manuele Carandente, Luca Talamo e Salvatore Adamo. Infine, nella specialità light contact, primo posto per Alessandro Cangiano e Mattia Longobardi, nella specialità kick light invece, seconda posizione per Gianluca Cangiano, quest’ultimi tutti allenati dal maestro Giuseppe Angrisani.
LA SODDISFAZIONE E L’APPELLO DI CACCIAPUOTI– Tante soddisfazioni nonostante le poche risorse a disposizione come spiega Francesco Cacciapuoti: «I risultati individuali e di squadra stanno premiando i nostri sforzi– esordisce il numero uno della Popeye – La nostra è una realtà sana, molto più di un centro sportivo, è un centro di aggregazione per tanti ragazzi dove prima dell’atleta viene la persona. Operiamo nel sociale in un quartiere complicato (di Monterusciello NDR)senza il supporto di sponsor né aiuto concreto da parte delle istituzioni. Con la speranza che venga data la dovuta considerazione, e magari qualche sostegno, sopperiamo con la passione cercando di trasmettere ai nostri ragazzi soprattutto i valori giusti».