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POZZUOLI/ Al Presidente della Repubblica una petizione dedicata a Carla Caiazzo

POZZUOLI/ Al Presidente della Repubblica una petizione dedicata a Carla Caiazzo
  • Pubblicato8 Marzo 2016

carla ilenia caiazzo2POZZUOLI – Una petizione dedicata a Carla Caiazzo, la 37enne data alle fiamme dal suo compagno il primo febbraio scorso e ancora oggi ricoverata in gravi condizioni con ustioni sul 50 per cento del corpo. E’ quella presentata dall’associazione “Donna e” in occasione della giornata internazionale della donna.  Il documento, indirizzato alla presidenza della Repubblica, è stato inviato alla presidenza della Repubblica, del Senato, della Camera e del Consiglio dei Ministri,  mira all’eliminazione di qualsiasi beneficio carcerario per i rei di femminicidio ed infanticidio.  

“UNA CARNEFICINA” – «Questa nostra iniziativa è dedicata a Carla Ilenia Caiazzo, la donna di Pozzuoli, incinta all’ottavo mese di gravidanza, data alle fiamme dal suo compagno, e alle migliaia di vittime di quella che è una vera e propria strage di donne – spiega la presidente dell’associazione Gabriella Peluso – nel 2015 sono state 128 le donne uccise da mariti, compagni, padri, e, quasi sempre, il femminicidio segue atti persecutori, violenza sessuale, violenza psicologica, percosse; dall’inizio del 2016 sono ben dodici i casi di femminicidio. Non è possibile stare a contare l’ennesima vittima, bisogna reagire in maniera efficace e concreta per prevenire e reprimere gli autori di questa carneficina. L’attuale legislazione e l’ordinamento giudiziario non aiutano: troppo facile sfuggire alla maglie della giustizia, troppo frequente non pagare e mai abbastanza per la violenza inferta. Da qui la nostra proposta: pene certe e misure esemplari per i colpevoli di femminicidio e zero benefici penitenziari. Questi bastardi devono pagare aspramente». La petizione tende ad escludere i benefici penitenziari in relazione ai reati di violenza sessuale, atti sessuali con minorenne, corruzione di minorenne, atti persecutori, maltrattamenti contro la famiglia, omicidio e infanticidio in condizioni di abbandono materiale e morale.