POZZUOLI – Un consigliere comunale di “Sinistra Ecologia e Libertà” di Pozzuoli Raffaele Visconti, è stato aggredito sabato pomeriggio da tre uomini nei pressi della propria abitazione. Dopo un diverbio, i tre avrebbero colpito con calci e pugni il rappresentante di SEL che successivamente ha sporto regolare denuncia alle forze dell’ordine. Visconti, che ha riportato diverse escoriazioni, è stato medicato al pronto soccorso dell’Ospedale “Santa Maria delle Grazie” di Pozzuoli. Dopo l’aggressione, i tre uomini di cui la vittima pare non conoscere l’identità, si sono dati alla fuga. Raffaele Visconti, attualmente alla sua seconda consiliatura, ricopre anche l’incarico di rappresentante sindacale all’interno dell’azienda Prysmian di Pozzuoli.
LE REAZIONI – Dura condanna arriva dall’assessore al comune di SEL Pozzuoli, nonchè compagno di partito di Visconti Carlo Morra «Sono amareggiato per questo vile attacco al consigliere e sindacalista Raffaele Visconti per l’aggressione subita da parte di tre sconosciuti di cui non si conosce l’identità, nè il movente del gesto. Di fronte a questi vili attacchi bisogna elevare la difesa per la democrazia. Il mio auspicio è che le forze dell’ordine facciano chiarezza su questo episodio che ha colpito una brava e onesta persona quale è il consigliere Raffaele Visconti». Soldarietà è arrivata anche dal Presidente del consiglio Enrico Russo che «A nome dell’intero consiglio comunale ha espresso vicinanza al consigliere Raffaele Visconti per la vile aggressione subita».
IL COMUNICATO DI SINISTRA E LIBERTA’ – Il Coordinamento Flegreo e la Sezione di Pozzuoli di Sinistra Ecologia e Libertà esprimono piena solidarietà al compagno Raffaele Visconti, vilmente aggredito lo scorso sabato nei pressi della propria abitazione. Il capogruppo di SEL in consiglio comunale Michelangelo Luongo condanna «L’aggressione che offende non solo Visconti, compagno onesto e perbene, ma anche la libertà e la democrazia che dovrebbero essere fondamenti del nostro Paese». Il segretario cittadino di SEL, Angelo Lucignano, aggiunge che: «In un Paese civile i confronti su idee differenti dovrebbero avvenire nei luoghi istituzionali, come la fabbrica, attraverso la discussione e il dibattito verbale e utilizzando la forza dei propri pensieri. Di certo, non in strade buie, utilizzando la forza delle mani e dei piedi».
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