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POZZUOLI/ Abusi edilizi, il consigliere Iasiello nel mirino «Opere abusive a casa della madre»

POZZUOLI/ Abusi edilizi, il consigliere Iasiello nel mirino «Opere abusive a casa della madre»
  • Pubblicato11 Settembre 2023

POZZUOLI – Ha firmato esposti e denunciato abusi edilizi negli ultimi mesi il consigliere comunale di opposizione Guido Iasiello, che oggi si trova a dover fare i conti con un’ingiunzione di demolizione per delle opere edilizie intraprese dalla madre senza il permesso a
costruire e dunque ritenute abusive. Un fatto che ha scatenato l’attacco dell’associazione “Ambientalisti Flegrei” che con un comunicato ha stigmatizzato l’atteggiamento del consigliere sollevando una questione morale. Nei giorni scorsi grande curiosità aveva suscitato un post di Iasiello dal titolo “il re è nudo, gli argini ormai si son rotti” con un non meglio precisato riferimento al comune di Pozzuoli.

LA CONDANNA – «Nel Vangelo secondo Matteo è scritto: “Perché osservi la pagliuzza nell’occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio?”, mentre nel Vangelo di Giovanni è scritto: “Chi è senza peccato scagli la prima pietra”» – si legge nella nota inviata dall’associazione presieduta dall’ambientalista Umberto Mercurio – Nei mesi scorsi il consigliere comunale Guido Iasiello, baluardo morale della nostra comunità, irreprensibile custode di una presunta rettitudine, ha mosso attacchi nei confronti di stimati concittadini per vicende che poco hanno a che fare con ruoli e funzioni pubbliche. Lo stesso Guido Iasiello, rigido censore degli altrui costumi, che oggi si ritrova sotto i riflettori per motivi assai più gravi ed imbarazzanti. Motivi che lasciano chiaramente trasparire il disprezzo totale delle regole e dei regolamenti (edilizi nella fattispecie), nonostante il ruolo pubblico che si ricopre. Il moralismo non è mai una cosa buona, ed è ancor più deprecabile allorquando rivolto solo ed esclusivamente a giudicare e condannare gli altri, evitando minuziosamente di guardare nei propri armadi, colmi di scheletri. La cosiddetta “questione morale” è stata già affrontata nel nostro paese, ma a tutt’oggi risulta ancora irrisolta. Forse per risolverla, occorrerebbe intraprendere una serie di “cammini spirituali” e meditativi, come quello che viene seguito a Santiago di Compostela, in Spagna. Un lungo cammino -conclude la nota- che aiuta a rimettersi in forma, sia fisicamente che moralmente. Il Re, forse, era nudo, ma anche chi lo derideva non era granché vestito.»